domenica 21 ottobre 2012

55- ATALANTA CHE CORREVA NEL VENTO

























Quanti pettegolezzi, quante chiacchiere su quella ragazza.
Era figlia del Re Scheneo, ma molti la credevano allevata da un'orsa,
altri la volevano consacrata ad Artemide.
In realtà era una giovane e casta fanciulla che non ne voleva saperne
di sposarsi. Preferiva passare il suo tempo sulle rive di uno stagno,
sdraiata sul prato, ad ascoltare la musica del vento.
Fiii.
Tutto cominciò quando il Re Scheneo si mise in testa di dare un
discendente al trono.
Atalanta, questo il nome della fanciulla, poteva sciegliersi lo sposo
che voleva purchè si sposasse al più presto.
Ma Atalanta, bella quanto fiera, non poteva accettare alcuno dei
pretendenti che vedeva tutti brutti,goffi e vecchi.
Così li sfidò ad una corsa nei boschi dell'Attica. Chi l'avesse vinta
sarebbe diventato il suo sposo.
Nessuno poteva battere Atalanta nella corsa tra i boschi.
Le radure più intricate aprivano sentieri per lei, mentre i ruscelli gli
mostravano i guadi più facili. E tutti restavano incantati dalla sua bellezza.
Un bel dì, il giovane Ippomene incontrata Atalanta se ne innamorò follemente.
Il fatto che la ragazza avesse in odio le nozze non lo scoraggiò, anzi decise
che avrebbe tentato la sfida e, sia pure con qualche espediente,
avrebbe vinto la gara e fatta sua la ragazza: Per amore, solo per amore.
Ed è a questo punto che entriamo in scena noi: non più una, ma tre.
Tre mele d'oro, che dalla corona di Dionisio, Afrodite colse di nascosto
e donò ad Ippomene per il suo strattagemma.
Fù in un tiepido pomeriggio di primavera che Ippomene gareggiò con Atalanta.
Fin dal primo tratto la fanciulla si accorse di non aver distanziato quel bel giovane,
anzi... per la prima volta si sentiva turbata.
Ad un certo punto quel brigante di Ippomene; una dopo l'altra, ci getto' a terra.
A dire la verità, anche noi facemmo del nostro meglio per riflettere i raggi del sole
che spuntavano fra i rami.
E così la fanciulla, forse presa dalla stessa curiosità per questo frutto narrata
in un'altra storia, si attardò a coglierci, perdendo del tempo prezioso.
Per lei i rovi ritirarono le spine, le libellule spostavano l'aria,
ma Ippomene vinse la gara: ed ebbe in sposa la fanciulla più bella dell'Attica. 

In memoria di quella gara mitica, il pittore Euaion ritrasse Atalanta su un vaso Attico.
Quel vaso ora si trova a Parigi, al Museo del Louvre dove potrete ammirarla:
Vestita come quando correva nella foresta, spinta dalle ali del vento.
Fiii.





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