venerdì 27 giugno 2014

246 - FACEBOOK
























 
Questo Blog è nato a fine Maggio di due anni fa.
Non saprei dire se l'obiettivo (vedi la scritta in blu sotto) è stato raggiunto, 
il numero dei visitatori per ogni singolo Post è di alcune decine, costante 
nel tempo. 
Viceversa lo sforzo richiesto per creare ogni singolo Post è alto;
Illustrazioni e testi, creati al momento.
Ci vuole impegno e tempo anche per scrivere cavolate sapete.  

Da oggi ci siamo anche su Facebook, pare che Facebook sia più snello
sia come sistema operativo che come riscontro, mi riferisco ai commenti.
Per qualche tempo, Blog e social network procederanno in parallelo,
poi vedremo...
Se qualcuno dei frequentatori di questo Blog volesse esprimere la propria
opinione può scrivere sul Blog stesso oppure contattarmi in privato:
abellinta@gmail.com
 
 
Quello che segue è il testo del primo Post, pubblicato su questo Blog
nato a fine Maggio di due anni fa.
 
Benvenuti sul blog di sferaprimeva, 
avrete capito che con il termine sferaprimeva 
si intende identificare la terra e il suo "habitat", così come era 
e come si vorrebbe che ritornasse ad essere.
Un altro blog Ambientalista dunquè? Non saprei dire,deciderete voi.
Certamente non si vuole sponsorizzare nessuno, se non un nuovo 
modo di pensare. Una presa visione che la "crescita" sul nostro pianeta, 
così come è intesa oggi non è piu' sostenibile. Forse ha più senso parlare 
di decrescita. Scambiandoci passione e motivazioni, coinvolgendo 
soprattutto i giovani (*), sarà forse possibile gettare un seme. Un seme  
che potrebbe germogliare nei giardini di sferaprimeva.  
Dipende da voi.
(*) per la promozione dell'idea PROTEGGIAMO L'AMBIENTE verso 
i più giovani e quindi invitarli  a leggere i post e a commentarli,  
questo blog manterrà un comportamento consono nel linguaggio e nei termini.



mercoledì 25 giugno 2014

245 - ODE ALLA ZUCCHINA IN FIORE

CUCURBITA PEPO


























Questa mattina, appena sveglio non mi sentivo affatto triste
e non vedevo il mondo nero,nero come una poesia di Edgar Lee Masters
(Vedi post n.155 del 21 luglio 2013).
 
Sono uscito e sono andato a visitare l'orto che ho fatto nel mio giardino.
L'aria era tersa e i colori risplendevano, le api lavoravano alacremente per
la natura. Il giallo dei fiori delle zucchine, unitamente al verde carico delle
grosse foglie, mostravano la loro meraviglia.
E io... l'ho vista.
 
 
ODE ALLA ZUCCHINA IN FIORE
 
Che ti senti, caro fiore!
Lo so bene, non puoi dirlo!
Quando il sole, accende il giorno,
l’ape succhia dal tuo cuore.
Poi, col vento, vola sopra un altro fiore.
E’ dal nettare che nasce
quel batuffolo di vita,
che si chiama impollinazione:
inizia fin dalla mattina
e produce una zucchina.


venerdì 20 giugno 2014

244 - ARCA GEOLOGICA

abellinta@gmail.com
ARCA GEOLOGICA















 
Potrebbe sembrare che questo blog abbia una visione catastrofica
nel raccontare le vicissitudini che riguardano la salvaguardia
dell'ambiente, compreso i suoi habitat e suoi abitanti.
Proviamo allora a far parlare lei; Sferaprimeva la nostra madre terra,
cosa ci racconterebbe? Provo ad immaginare.
Premetto che stò scrivendo questro post, in un Parco Naturale
sito SIC (Sito di Interesse Comunitario).
Una panca, un tavolo, il canto fragoroso e pieno di vita degli
uccelli che popolano il bosco circostante.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il luogo si trova in alta collina, il rumore di qualche macchina
agricola arriva quasi impercettibile dal basso.
Rumori di macchinari moderni che hanno preso il posto
degli aratri di pietra, attrezzi usati dai primi agricoltori neolitici.
4000 anni di abusi, ma qu' la terra ci dà ancora bellezza
e grandiosità naturali.
Sappiamo bene che sul globo intero non è dappertutto così.
Se Sferaprimeva potesse parlare forse ci ricorderebbe che:
Sono preoccupata e impaurita, è in gioco la mia vita.
Mi trovo quì, indissolubilmente legata alla pelle verde che
avvolge la mia sfera, una pelle ogni giorno sempre più sgualcita.
Sono la vita, ma attendo che vengano a prendermi,
perchè arriveranno presto, lo sento.
Ogni giorno un pò più vicini, soldi e potenza non potranno nulla; 
la notte delle ere geologiche glaciali tornerà, sarà lunga ma infine
la mia pelle sgualcita tornerà verde.
...e così sia. 
 
ps: l'illustrazione di oggi richiama una cerimonia funebre del periodo che riguarda 
      la genesi dei faraoni. Le braccia alzate richiamano il lamento estremo.
      La cabina centrale contiene tutte le necessità effimere dell'uomo che ha
      popolato sferaprimeva in tutta questa era. 
 

martedì 17 giugno 2014

243 - LA GUERRA DELL'AVORIO

abellinta@gmail.com
In memoria di Satao


















La carne non è l'unica cosa che ricaviamo dagli animali,
all'inizio servivano anche le pellicce;
la giustificazione è che i popoli del nord non avrebbero
potuto vivere in quei luoghi ostili.
Con le pellicce, nei secoli, il tenore di vita migliorò.
Per migliaia di anni gli umani di entrambi i sessi;
si ornarono di piume dai colori brillanti usate in guerra
e durante le loro cerimonie.
Le donne scoprirono la moda di addobbare i loro abiti
e cappelli con piumaggi vari. Il commercio di penne,
sopprattutto degli uccelli esotici diede avvio ad un 
business internazionale con conseguenti stragi di
volatili dalle dimensioni inimmaginabili. 
Struzzi, uccello del paradiso, pappagalli, fringuelli,
zigoli, falchi e fagiani finirono nel mirino di questi
mercanti e loro clienti. Stessa sorte capitata ai rettili;
borsette, scarpe, stivali persino orribili giacche di
serpente servivano da ornamento.
Poi saccheggiato oceani: balene, foche...
  
Storicamente abbiamo testimonianza che dalle
necessità di sfruttare gli animali per la
sopravvivenza siamo scaduti nel mondo dei
consumi, un mondo voluttuoso ed effimero.
Ne sono testimonianza le recenti stragi dei rinoceronti
per i loro corni. L'uso che l'uomo fa dei corni di
rinoceronte ben esemplifica uno dei motivi per cui su
questo Blog viene definito: L'animale più feroce del mondo.

E' di questi giorni l'allarme lanciato da varie organizzazioni
internazionali sulla strage in atto sul Continente Africano
da parte dei "cacciatori" d'avorio, contro gli elefanti,
cacciatori ironicamente definiti bracconieri.
Emozione a livello mondiale, è dovuta alla barbara uccisione
di Satao un vecchio elefante che viveva in una "Riserva"
del Kenia.

Violenza
per favore va via
sei entrata in casa mia
ed uscir non vuoi più.
C'è troppa gente che ha bisogno di ammazzare
ed ogni giorno uccide sempre più.
Invece io amo la vita
e ti dico di no!
In memoria di Satao
oggi di rosso il mio Blog dipingerò,
ma se tu te ne andrai
tutto il rosso cancellerò.
C'è molta gente che ha dichiarato
la guerra dell'avorio
e ogni giorno uccide sempre più.
Invece io vorrei veder la vita
correre per la savana
libera dalla violenza umana
e così
finalmente rivivrò.
abellinta@gmail.com

giovedì 12 giugno 2014

242 - SALVIAMO LA FORESTA

Fiore del WEB


































Sull'oceano del Web
navigano i post
volati via dai Blog,
disperati raccontano
l'amore perduto
della prima volta che vedemmo
le bellezze di "quel" giardino,
 
Si sferrano colpi mortali;
serve fruibilità, la crescita, il PIL
ma il tempo gran galantuomo
spazzerà via
potenza e debolezza
di tutte le dighe del mondo.
 
Sul post di oggi
c'è scritto che l'amore vincerà
e avrà gli occhi di un fiore.
 
 
 



lunedì 9 giugno 2014

241 - RITRATTO DELLA NATURA CON ALBERO DELLA VITE

Nature Portrait



























Nel corso della mia vita ho cercato continuamente 
di trovare la mia identità artistica e politica, per quanto 
ne possano avere le persone comuni.
Nella illustrazione: Ritratto della Natura con albero della vite,
ho scelto di rappresentare l'identità della Natura unitamente,
appunto, ad un albero della vite.
Simbolo della terra dove sono nato e dove i miei avi sono
vissuti; in particolare la mia "memoria" va agli ziii Teresa e
Alfonso. Ho trscorso con loro, nel Bugno Martino tra Quistello 
e San Benedetto, il periodo più bello e formativo della mia vita.
 
Nella illustrazione, la Natura appare pensierosa e avvolta
nella penombra del verde, con una foglia di vite tra le labbra.
Consapevole,nello sguardo, del grande pericolo che la natura
stessa stà correndo ad opera dell'uomo.
L'animale più feroce del mondo.