domenica 30 settembre 2012

45 - Alice e Pinocchio nel bosco

















Ieri sono stato a visitare una mostra: Alice e Pinocchio nel bosco.
Ho ritrovato così due amici d'infanzia, due amici che il tempo, Dante, Maupassant,
Hesse, Withman e Neruda non sono mai riusciti a farmi dimenticare.
Ieri li ho rivisti; Alice stava seduta sull'erba, ai magini del bosco dei miei ricordi,
in dimensione naturale come ero io da bambino. Senza vestiti e parrucca,
ma l'ho rivestita immediatamente con gli abiti della memoria.
Avevo conosciuto Alice nella biblioteca scolastica delle scuole elementari.

Pinocchio invece l'ho ritrovato un pochino malcontento;
deluso dall'esperienza della vita da umano.
Come lo capisco.
Non mi dilungherò su giudizi da dare all'opera di questa mostra e alla sua Autrice,
mi mancano gli strumenti. Il nome stesso dell'Artista, potrebbe essere quello di una
compagna di giochi di Alice e forse, lo è stata.
Guardando queste opere, dentro di me ho sentito come un piccolo strappo; 
era il filo che mi tiene aggrappato ai palloncini delle mie "Reverie".
Per questo, trovo eccezionale che un'artista adulto crei delle opere dalle fiabe per bambini.
Una piccola mostra che occupa appena 2 stanze in un piccolo borgo in mezzo ad 
un parco. E' stata per me una bella sorpresa; un artista che rappresenta Alice e Pinocchio ancora una volta, un richiamo ai valori della fantasia, quella dei misteri infiniti della non conoscenza che hanno solo i bambini. 
Forse anche un rifiuto delle fiabe moderne che non sanno più trasferire emozioni, così che surrogano storie di personaggi dalle forme orrende come i Gormiti, ma che nulla hanno 
a che fare con gli Orchi.
Quando sono uscito dalla mostra pioveva; per arrivare prima all'auto ho attraversato
un tratto di bosco, ma non ho incontrato alcun coniglio bianco e non sono caduto
nel mondo onirico e sotterraneo di Alice. Così ho preso la strada per casa, inghiottito
da quella grande balena spietata, che si chiama realtà.





venerdì 28 settembre 2012

44 - RITRATTO SURREALE DELLA NATURA








-Se la Natura fosse un colore?
Sarebbe quello dello smeraldo; un riflesso azzurro e verde
risponde una voce, 
per avvisarci che un regno incontaminato ci attende
- Se fosse un animale?
Sarebbe una lucciola, che mette in connessione la vita con la luce
- Se fosse un frutto?
Sarebbe un bacio maturo
- Se fosse un luogo?
Sarebbe un grande prato, con al centro un piccolo stagno
- Se fosse un attrezzo?
Sarebbe un cucchiaio, per dare solo quello che serve
- Se fosse un profumo?
Sarebbe un'eccellente fragranza primaverile
- Se fosse un gesto?
- Sarebbe quello della Luna, quando fà capolino dietro le nubi
- Se fosse una parola?
- La direbbe il fruscio del vento
- Chi è la Natura?
- Mia madre

mercoledì 26 settembre 2012

43 - La Decrescita; Verso Venezia 19-23 Sett. 2012

























Oggi vorrei parlarvi di Decrescita.
Per spiegarvi il significato di questo nuovo termine, 
potrei raccontare storielle o metafore del tipo di quelle che 
ogni tanto pubblico su questo blog.
Ma credo che prima di parlare di Decrescita, sia importante 
per tutti noi capire appieno il significato di Crescita, solo così 
potremo renderci conto in quale sistema aberrante viviamo. 
Quali mostri ci divorano le risorse e quindi il futuro, mostri che 
in qualche modo più o meno consapevolmente, noi stessi nutriamo.
In questo video,Natalino Balasso spiega il significato di Crescita:
Come alcuni di voi forse sapranno dal19 al 23 Settembre 2012 
a Venezia si è svolta la: Terza Conferenza Internazionale su Decrescita, sostenibilità ecologica ed equità sociale. Quì sotto il link:
La Conferenza è stata organizzata dal Movimento Decrescita Felice,
ecco il Link al sito dove potrete trovare tutto il materiale necessario sull'argomento:

L’elenco completo delle presentazioni è consultabile anche 
a questo link:
Non mancate di visitare il link ai video sulla conferenza:

L'attuale politica,compresa quella dei tecnici (?) raccomanda crescita,produzione,consumi facendo credere che
LA NATURA SIA INESAURIBILE.
Quello che più mi spaventa è che la maggioranza delle persone ci crede.
Per fortuna esiste anche un'Italia positiva, etica.
Brave persone che con passione e autorevolezza ci indicano nuove vie 
per nuovi stili di vita.
Quando è stata l'ultima volta che avete visto una rana 
saltare nello stagno?
Quando è stata lultima volta che avete udito il tonfo di una rana 
che salta nello stagno?
Quando è stata l'ultima volta che avete visto una rana?
Quando è stata l'ultima volta che avete visto uno stagno?
Quando è stata l'ultima volta che avete pensato ad una rana 
che salta nello stagno?

lunedì 24 settembre 2012

42 - IMPRONTE


























Attorno ad ogni luogo di biosfera, vi erano prati e boschi 
e tante specie di animali e piante. 
 Prima che arrivassero loro, noi tutti eravamo uguali
con gli stessi diritti. Prendi solo quello che ti serve e 
cammina leggero, era la nostra unica regola.
Poi sono arrivati loro, affermano che le loro leggi sono 
fatte per tutti, ma sono sempre pronti a violarle senza 
darsi pensiero. 
Vogliono cambiare il mondo, invece lo rovinano.
Non risulta che alcuna specie di pianta, uccello o animale,
fosse scomparsa o sterminata prima del loro arrivo.
 
Per riempire il carniere ben oltre di quello che serve, 
hanno inventato delle armi terribili, poi non soddisfatti 
le hanno usate contro i propri simili.
Hanno tagliato boschi e coperto i prati di una cosa nera 
come la morte che chiamano asfalto. Infatti molti di loro 
vanno incontro alla morte proprio in quei luoghi.
Hanno inventato una carta che di per se non ha valore, 
ma tutti proprio tutti hanno convenuto che di valore ne abbia 
invece tanto, anche più della vita.
Credono che la loro religione chiamata: tecnologia, fornirà  
loro eternamente un nuovo mocassino per allargare 
sempre più l'impronta.  

I loro capi li si potrebbero mettere ai remi, 
ma mai al timone di una canoa.

I libri di "antropologia", riportano che:  L'uomo impara a diventare
uomo secondo le regole e i valori del gruppo nel quale è cresciuto.
E questo, talvolta, è un problema per l'Umanità intera.

sabato 22 settembre 2012

41 - SERVE UN MANUALE DI PARTECIPAZIONE POLITICA

























Su questa Blog si invitano i visitatori a prestare attenzione ai luoghi di Biosfera, 
non sarebbe male però che gli Italiani iniziassero a prestare attenzione, 
con occhio critico, a come vengono applicate le deleghe date ai politici 
che amministrano questo paese.
Perchè anche oggi, un giorno di ordinaria mangeria uguale a tutti gli altri, 
i giornali ci dicono che:

CORRIERE DELLA SERA:
Fondi Pdl, monito Corte dei conti: «Regione Lazio , fatti gravissimi» Il presidente 

Luigi Giampaolino commenta l'uso distorto dei fondi ai partiti: «Urgono controlli esterni». Aperta istruttoria...
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_settembre_22/corte-dei-conti-giampaolito-fatti-gravissimi-2111925806019.shtml

L'aperitivo da 1.450 euro del consigliere La nota spese dell'ex capogruoppo del Pdl. 
L'agenda di Battistoni: 4 volte in aula al mese ma cene da 5 mila euro.
http://www.corriere.it/politica/12_settembre_22/aperitivio-da-mille-quattrocentocinquanta-euro-consigliere-battistoni-scandalo-rimborsi_d4152e52-0476-11e2-ab71-c3ed46be5e0b.shtml

LA REPUBBLICA
Una vita da nababbo senza spendere un euro così il denaro pubblico tornava a Formigoni
http://www.repubblica.it/politica/2012/09/22/news/verita_nascosta_formigoni-43009666/?ref=HREC2-10

LA STAMPA
Auto, benzina, vacanze e la spesa da Auchan Tanto paga la Regione
http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/469562/

Bagnasco: "Gli sprechi? Una vergogna" . Il presidente della Cei interviene sugli scandali politici di questi giorni.
http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/news/dettaglio-articolo/articolo/cei-18341/

Manca quello che è sempre mancato,
e adesso manca ancora di più; il Paese.
Manca il Paese, capito?
Manchiamo noi.
C'è tutto come l'altra volta, come 10 anni fa,
come 20 anni fa.
Le stesse persone, stesse parole,
stessi programmi, e così adesso
manca il Paese.
Un Operaio della SPA-Stura, 1983

giovedì 20 settembre 2012

40 - CONCERTO DI FINE ESTATE




Un concerto di fine estate,
inizia sempre all'imbrunire.
All'aperto, in un prato ai confini del bosco.
Luogo preferito di biosfera.

Una cortina di nuvoloni avanza di gran carriera,

la sala è avvolta da una penombra
mentre giungono le note primordiali del vento,
gran flautista di prima fila;
fiiiii.
Il concerto ha inizio.


Mentre i rami sbattuti dal vento mimano gli archetti,

le foglie sembrano mimare le bocche dei coristi.

Il tuono,  tamburo maestro dirige il concerto.

La pioggia; ogni goccia una nota
che subito scompare
sul pentagramma delle pozzanghere.
Poi, piano piano ritorna la luce.
Si fermano gli archetti
e il coro ritorna foglia.
Mentre io,
non ho abbastanza orecchio
per udire che;
il concerto continua...

martedì 18 settembre 2012

39 - COMITATO COORDINAMENTO CORNIZZOLO






















L'uomo NON ha parlato in favore della terra, 
ora chi gli renderà la sua montagna?















 Il Blog:http://sferaprimeva.blogspot.it/  aderisce 
alComitato Coordinamento Cornizzolo.
Pertanto, su richiesta del Comitato stesso,
pubblica il Comunicato Stampa del 18.09.2012:
             

Civate, 18.09.2012
Openday 2012 Holcim : mentire con naturalezza
Se la rava può diventare fava, allora la cava diventerà casa,
parola di Holcim,
100 anni di Forza (esplosiva), Azione (devastatrice)
Passione (per il denaro, tanto denaro)
Giocare con le parole è divertente, giocare con il futuro di un territorio molto 
meno,infatti, l'ultima trovata degli esperti in comunicazione al soldo della Holcim,
non ci ha divertiti affatto.
Il circo organizzato in data 16 settembre per promuovere l'anima ambientalista della
multinazionale del cemento a colpi di scarponcini da escursione, giochi,attività all'aria
aperta e semplici sapori locali, rattrista; i volantini che lo hanno promosso offendono.
Mistificazione in abiti da festa paesana, raggiri su carta patinata...nel tentativo di
affilare le proprie armi comunicative, la Holcim cade nel grottesco e viene da chiedersi
da quale altro carico di cattivo gusto verremo colpiti.
Ma facciamo ordine e proviamo a ristabilire quel minimo di verità cui la Miniera 
di Alpetto ci richiama ogni volta che alziamo gli occhi verso le sue ferite:
- Per prima cosa il tanto decantato ripristino riguarda una parte assolutamente
esigua del fronte di escavazione della Miniera, quella estrema occidentale.
Tutto il resto, la stragrande maggioranza è, e resterà nei secoli, una ferita
(bianca e rossa ) viva e non rimarginabile sul fianco del Cornizzolo . Il nuovo
decantato progetto di ripristino della Miniera Alpetto riguarda solamente il piede
della Miniera, assolutamente non visibile dal basso. Saranno eseguiti riporti di
terra, terrazzamenti ma verranno anche lasciati profondi valli per contenere il
materiale che, già oggi con due frane evidenti ma ancora di più negli anni
(secoli) a venire , franerà a valle dalle pareti verticali e nude che l’escavazione
ha lasciato. Sulle pareti saranno effettuate solo delle perforazioni per drenare
l’acqua e installati dei sensori per monitorarne la stabilità.
- La Miniera Alpetto ha fondamentalmente arricchito un’Azienda privata per più di
cinquant’anni, lasciando qualche briciola ai Comuni accondiscendenti. Il
Cemento prodotto è rimasto solo in minima parte nelle nostre provincie di Lecco
e Como , circa il 12 % , il resto è andato al miglior offerente.
- Quanto di naturale sia rimasto di un intero fianco del Monte Cornizzolo è sotto
gli occhi di tutti e questo tentativo, mal riuscito, di stravolgimento consapevole
della realtà impressiona e preoccupa: tra un po’ ci diranno che vogliono aprire
una nuova Cava a Civate, sopra San Pietro al Monte, perché le vibrazioni che ci
saranno per 20 anni (e poi ?) contribuiranno a stabilizzare e consolidare la
Basilica millenaria; che le polveri prodotte dall’attività estrattiva arricchiranno la
flora del Cornizzolo conferendo sfumature meravigliose al cielo; che i rumori
attireranno animali e ogni specie vivente da tutta la Lombardia …. la fantasia
non ha limiti, soprattutto se ben remunerata.
Chiudiamo, cari cavatori, con la speranza in una vostra prossima riscoperta
del valore dell'onestà, valore che, siamo sicuri, vi porterà a sottoscrivere
quanto segue:
La miniera dell'Alpetto ci ha portati
alla distruzione del vostro territorio.
Ora ci vergogniamo nel mostrarvela
in tutta la sua irrimediabile bruttezza.
Closeday
Contatti:
Coordinamento Cornizzolo
      

lunedì 17 settembre 2012

38 - PAPPA MONDO



Il diagramma che trovate sotto mostra, sia pure in modo 
grossolano, quante terre sarebbero necessarie per 
produrre le risorse richieste dall'uomo.
Risulta così evidente che la domanda del "bipede" ha superato 
le risorse naturali prodotte dal pianeta, fin dagli anni 80.

QUANTE TERRE VOGLIAMO?

sabato 15 settembre 2012

37 - IL PASTORE E LA NINFA











Quella che segue è una storia millenaria, per questo raccontata
da tante fonti con combinazioni diverse. Ho cercato di metterle
assieme, per creare una storia unica.
Un lavoro che ho fatto alcuni decenni fa.
Vorrei però che l'attenzione fosse posta su come la natura sia
sempre presente in ogni riga di questi racconti. Di come
la Natura sia l'involucro di queste storie e di come i luoghi
di biosfera siano indicati come luoghi ideali di convivenza tra
mito e realtà.
Non so cosa sia successo, ma ad un certo punto l'uomo ha
abbandonato queste religioni, per abbracciare il credo
del portafoglio.


Forse non avete mai sentito parlare di Selenno e Argira.
Uno che abbia raccontato come siano andate veramente le cose,
quì in Arcadia, non si è ancora sentito.
Condizione necessaria per raccontare una storia come questa è quella
di essere stato testimone. Per questo eccomi quì, io c'ero.
Sono un vecchio salice, battezzato dagli studiosi di Botanica con il nome
di Salix Babilonica a causa delle mie origini orientali,
ma sono noto agli uomini con il nome di salice piangente.
Mia madre non vuole che usiate questo nome; nei luoghi di biosfera
nessuno deve piangere.
Conocevo bene quel pastorello, egli conduceva il suo gregge fino al limite
del bosco poi si sdraiava ai miei piedi e dava libero sfogo ai suoi pensieri
e fantasie. Fluenti e copiosi riccioli d'oro gli coprivano il viso così che
sembrava dormisse.


Il richiamo di un corno lontano non lo distraeva dai suoi pensieri,
ne il belato dei più giovani dei suoi armenti attirava la sua attenzione.
Il volo a noi incomprensibile delle farfalle,
i disegni della rugiada sulle ragnatele,
il profumo del muschio;
questi erano i fenomeni che lo catturavano.
Eh si, Selenno era il vero figlio della natura.
Solo a Novembre, periodo in cui figliavano le pecore e Febbraio
periodo in cui figliavano le capre, attendeva al suo gregge.
Per il resto delle stagioni, si ritirava in solitudine ai piedi del salice.
Egli rifuggiva gli altri uomini, nè lo interessavano le loro usanze e i loro
riti dedicati a Dionisio. Sentiva che erano manifestazioni oramai
appartenenti a religioni del passato.


L'amore, era ciò che stava cercando Selenno.
Cercava di immaginare come poteva essere l'amante dei suoi sogni.
Sapeva che sarebbe stata molto bella;
bella come una Hera Callimorpha,
pura come la goccia della rugiada sulla ragnatela
e profumata come il muschio.
Non restava che aspettare, ma l'impazienza bruciava come i falò
accesi dai contadini durante il solstizio d'inverno.
Finchè un giorno un fruscio, proveniente dalla radura, lo destò.
Fra i carrubi e i mandorli, lui la vide. Anzi, gli apparve.
Lei correva, danzando in un turbinio tra i capelli ondeggianti
e le braccia distese, quasi a rappresentare il movimnto del cosmo.
E fu così che Selenno e Argira nascosti dalle cortine di un Salix
Babilonica, si conobbero e si amarono, sempre ma non per sempre.


Argira figlia di Zeus, era una ninfa e per questo; un essere immortale.
Il suo amore per Selenno durò fino a che questo era giovane, poi
con il passare del tempo egli perdette la bellezza e Argira spirito
dalla natura selvaggia, lo abbandonò.
Selenno sprofondato nella più cupa disperazione si mise alla ricerca
dell'amata. Non era raro a quei tempi incontrate un vecchio pastore
che vagava per i confini dell'Arcadia e che interrogava i viandanti
della pianura Tegea.
Tornato al salice che per anni lo vide felice, non potendo dimenticare
il perduto amore; si lascio morire per il dolore.
Afrodite, venuta a conoscenza di quella triste storia, si impietosì
a tal punto che trasformò Selenno in un fiume.
Il quale, riacquistato nuovo vigore, partì subito per i boschi alla
ricerca dell'amata.
Cercò tra anfratti, greti, sponde, ma di Argira nessuna traccia.
Si potevano udire i lamenti del fiume, le onde, le rapide,
i flutti emettevano voci di dolore mescolate al pianto.
E fù così che anzichè diventare fiume di nuova vita, Selenno
diventò il fiume del desiderio e della sofferenza.
Afrodite, che aveva deciso di prendersi cura dello sventurato
Selenno, intervenne una seconda volta e gli concesse di
dimenticare tutte le sue pene.


Selenno si trasformò così nel fiume della nuova vita.
E per questo, ancora oggi, tutti coloro che si bagnano in questo
fiume possono dimenticare le loro pene d'amore.

giovedì 13 settembre 2012

36 - RYMAN FONTANA MANZONI





Sulla tela della vita,
il Creatore  
ha dipinto la natura. 
Il custode 
artista sconsiderato, 
cerca di imitarla: 
lasciandola bianca 
sfregiata 
inscatolata 
e mai appare  
l'opera compiuta.




 

lunedì 10 settembre 2012

35 - TRUE AMERICAN GOTHIC


























Tra tutte le immagini celebri della storia dell'arte, sono poche quelle
che secondo la civiltà occidentale dei Conquistadores hanno raggiunto
lo status di icone culturali: La Gioconda di Leonardo, l'urlo di Munch e
non ultima American Gothic di Grant Wood. Così riporta wikipedia.
Tra queste icone, vorrei ci fosse anche la mia versione di American
Gothic;  " True American Gothic".

Ma come e perché vorrei che questa immagine diventi un'icona ?
Vi spiego la storia di questa illustrazione:
mentre percorrevo in auto il nord degli Stati Uniti per giungere in Canada,
rimasi affascinato da quelle piccole abitazioni a forma conica, che di tanto
in tanto si possono incontrare. Verosimilmente delle riproduzioni, ma che
evocavano un passato. Decisi così di creare una illustrazione, raffigurando
anche quel tipo di persone che mi sarei potuto immaginare come abitanti
di quelle capanne. Mi ricordai infatti di una coppia, che con i propri abiti
caratteristici avevo incontrato in un negozio di Fort Worth. 

Nella mia illustrazione è evidente la stridente presenza del forcone, 
attrezzo che i Conquistadores avevano dato ai Nativi per farli lavorare.
Il forcone a tre punte è elemento centrale e la sua presenza mette in 
evidenza la distanza che separa le due civiltà: 
 Una, che forza la natura lavorandola per produrre su ordinazione,
mentre l'altra si accontenta di prendere solo quello che serve.

Questa mia immagine non verrà mai riprodotta dai giornali e men che meno
interesserà il titolo che ho dato a questo nativo Iowa e sua moglie:
True American Gothic.
Molti tra gli abitanti attuali dell'Iowa, se dovessero vedere oggi questa mia 
illustrazione, NON sarebbero in grado di capirne il significato.
Perchè questo disegno non è una caricatura degli abitanti dell'Iowa  attuali,
ma una rappresentazione universale dei Nativi americani che non si sono
mai piegati alla dittatura del forcone.

Questo mi ha insegnato lo Sciamano del Cornizzolo.

Quì sotto, la tela originale: American Gothic di Grant Wood.

sabato 8 settembre 2012

34 - SE NON PARLI TU IN FAVORE DELLA NATURA, CHI MAI LO FARA?




In questi giorni, sui giornali locali sono presentati i nuovi piani cave, difesi 
con arroganza inaudita dai politici contro chi fa notare che forse; sarebbe 
ora di fermarci e riflettere.
Il silenzio di gran parte dei cittadini mi fà pensare che l'uomo ha rinunciato 
a difedere l'ambiente.
Cave da una parte e cementificazione dall'altra degradano sempre
più il pianeta.
Allego alcuni dati e un caso limite, che non credo sia l'unico:

1. Ogni anno in Italia dalle 6mila cave attive vengono prelevati
circa 142 milioni di metri cubi di inerti:        
sabbia e ghiaia, che vengono usati soprattutto in edilizia. 

2. Tra il 1995 e il 2009, secondo gli ultimi dati dell'Ispra, sono state
costruite in Italia circa 4 milioni di nuove abitazioni, con l'impiego
di circa 3 miliardi di metri cubi di calcestruzzo.
Un "diluvio" di cemento che fa sparire ogni giorno circa 100 ettari
di suolo.
fonte: legambiente dossie cemento, liberamente scaricabile da quì:
http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/dossier_cemento_spa_def_0.pdf

3. Nonostante questi dati,nella lotta alla cementificazione e ai piani
cave, ci sono politici che dichiarano : "devono essere presi in
considerazione anche altri fattori, quale quello occupazionale"
Che è come dire... vai.
Sul WEB, facilmente, potete trovare questa notizia:
MILANO – La falda acquifera dell'area di 300 mila metri quadri
dell'ex cava di xxx, in via xxx, alla periferia ovest di Milano, sequestrata
dalla Procura di Milano lo scorso xxx  per la presenza di quasi 2 milioni
di metri cubi di rifiuti tossici, è sempre più contaminata e la situazione
dal punto di vista dell'inquinamento è sempre più grave.
...Area che è stata cava per 50 anni, poi discarica per altri 30...
Lo scrive l'Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente)
in una relazione trasmessa ai pm, che hanno poi depositato i
documenti al Tribunale del Riesame.
Già vendute duecento case sulla discarica.
Area sigillata per inquinamento, protestano i soci delle cooperative.
 ... accertamenti anche sui 67 orti che sorgono poco distante,
che prelevano acqua dalla falda più superficiale, quella inquinata,
secondo i rilievi Arpa...
Fonte:
HO FATTO UN GIRO CON GOOGLE EARTH, ecco cosa ho trovato:

1. Area individuabile scrivendo Baggio nella finestra di GOOGLE MAP
  
2. Cantiere Edile all'atto del sequestro: Notare i solchi lasciati 
dagli automezzi sulla superficie della discarica

3. Altre impronte sulla superficie della ex-discarica, 
convertita a cantiere edile

4. Buco nero: evidenti i solchi lasciati dagli automezzi 
e le buche dove avveniva lo scarico

5. Buco nero

6. Buco nero

7. La discarica coperta ora da orti e abitazioni, come si evince 
anche dalla prossima immagine

8. La discarica sotto il centro abitato
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martedì 4 settembre 2012

33 - POESIA DA LEGGERE CON OCCHI "DECULTURATI"






Anche oggi la terra gira,
portando una nuova alba
illumina di luce
gli altissimi roveri del bosco.
Fra i rami il giorno si attenua
e giunto sull'erba
si fa' ombra.
Tra la torba e le foglie,
con il suo passo ciondolante,
avanza un riccio
in cerca di rugiada da bere.
Un nuovo giorno puo' cominciare.


Su invito dell'organizzatore, ho mandato questa poesia ad un
importante Concorso Letterario Nazionale.
Fra i componenti della Giuria che ha valutato le opere in concorso
figurano: Saggisti, critici letterari, Professori Universitari, scrittori e
giornalisti, addirittura un filologo e dantista.
Il testo di questa poesia però, và letto con occhi "deculturati".

Proclamati i vincitori; la poesia non risulta fra quelle premiate.


lunedì 3 settembre 2012

32 - MARATHON (con la) BIKE 2012























MARATHON BIKE della Brianza, 2 Settembre 2012

Immagini scattate al 16mo Km dalla partenza (49 Km dall'arrivo)


1
2
3
4
5 LA SOFFERENZA DI CHI RESTA IN SELLA; come nella vita
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