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Estate pazza |
In quel pomeriggio opaco d'Agosto, in quella strada
solitaria e sterrata
del bosco, il Signor Withman udiva solo il rumore delle
suole
calpestare qualche pozzanghera qua e là. Alzò il capo e
scrutò il cielo
grigio; estate pazza pensò.Quando un fruscio fra gli alberi
attirò la sua
attenzione. In mezzo alla radura comparvero due strane
creature verdi
che indossavano un copricapo che sembrava di vetro.Il Signor
Withman
si fermò e osservò quei due fantasmi,non aveva paura ma curiosità,ecco,
quella si. - Vi saluto. Sussurrò con voce tremante. Dalla
bocca di uno
dei due esseri, uscì una serie di rumori che gli ricordarono
la
sintonizzazione audio di quando ricercava una stazione della
sua
vecchia radio.
- Tu sai in che tempo siamo?
Il Signor Withman sorpreso e confuso rispose con un filo di
voce.
- Siamo nel 2014.
- Cosa vuol dire? Vogliamo sapere che tempo fa.
- Ah, siamo in estate.
- In estate? Ma, allora i nostri scienziati si sono
sbagliati…
Dov’è il cielo azzurro?
- Lì in alto non lo vedete?
- Ma, se il nostro programma non si è guastato, il cielo
dovrebbe essere
azzurro e il sole?
- Anche lui,li in alto non lo vedete?Sta sotto quelle nubi
grigie,ma c’è.
- Ma no! Così pallido e chiaro, quella deve essere la luna.
Rispose uno
degli extraterrestri.
- Veniamo da lontano e siamo stati incaricati di verificare
se l’estate
esiste, oppure se si
tratta di una invenzione.
- No, esiste - rispose il Signor Withman. Ora siamo in
estate.
- Allora descrivetemela!, si udì una voce in tono
inquisitorio e fermo.
- Il Signor Withman iniziò a parlare dell’estate; come una mamma
parla
del proprio figlio.
- L’estate è una creatura della natura e il sole
l’accompagna di giorno,
accarezzandola con il suo calore, mentre la luna con i suoi raggi che
sanno di latte la culla di notte.
I due extraterrestri si guardarono un attimo, poi quello che
sembrava
il Capo, con la sua voce metallica, chiese: - Lei come si
chiama?
- Withman - rispose,
- Impiego o professione?
- Poeta e ambientalista.
- Scrivi disoccupato, suggerì il compagno.
- Avete ragione, -
disse il Signor Withman . E’ tutta la vita che studio
le stagioni e la natura,e raccomando agli uomini di cambiare
modo di
vivere. Raccomando loro di uscire, di osservare, di
annusare, respirare
la Natura
per conoscerla meglio e rispettarla. Ma sui loro cuori tengono
un dio che chiamano cartamoneta.
A quel punto i due extraterrestri si consultarono
- Se le cose stanno così… non sappiamo dire se l’estate
esiste.
- Portiamolo con noi, sarà lui a riferire…- No, meglio di no.
- C’è il rischio che lo internino nel Centro Ricerche
Psichiatrico
Siderale e noi con lui.
A quel punto Il Signor Withman, udì una musichetta, simile a
quella
che sentiva quando spegneva il suo Computer. Mentre i due
extraterrestri
verdi, erano scomparsi.Lentamente il Signor Withman si avviò
verso casa,
una domanda lo assillava: L’estate esiste?