martedì 13 gennaio 2015

279 - EURO REGIONE ADRIATICO IONICA

POST-N-279-2015
EURO REGIONE ADRIATICO IONICA

























Sul Web e su Facebook 
(Vedi la pagina degli amici M.Rita D'Orsogna e  Guido Picchetti) 
si legge che la Croazia darebbe via libera alle
Trivellazioni Offshore per l'estrazione del petrolio in Adriatico. Spero
che il governo della Croazia respinga invece tali richieste,consapevole
dell’importanza turistico ambientale del suo territorio,delle sue diversità
e in considerazione dell’attuazione delle proprie linee programmatiche
politiche e intenda mettere in atto un Progetto Speciale Territoriale della
"fascia costiera",affinché lo stesso possa concretizzare la finalità di un
armonico sviluppo delle attività che insistono sulla costa.Con particolare
attenzione al mantenimento e conservazione della biodiversità, già in
precario equilibrio, per valorizzare l’area stessa. Mi permetto di
sottolineare non senza dolore e perplessità, quanto e quale tipo di
risposta troverebbe un ipotetico turista che tramite il Web voglia
raccogliere informazioni per una possibile vacanza presso le strutture del
llitorale appartenente all'Euro Regione Adriatico Ionica.  Invito a
considerare come l’Adriatico assomigli ad un Lago chiuso su tre lati, le
cui coste appartengono alla Sovranità di più Stati: Italia,Slovenia,Croazia,
Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Albania.La presenza di sempre
più numerose attività per le estrazioni petrolifere, al fine di raggiungere una
ipotetica indipendenza energetica, porteranno questo mare (Profondità
media di soli 250 Metri) a diventare un brodo caldo costituito da residui di
idrocarburi e suoi derivati e quindi presto privo di vita. Mi auguro che
lungimiranti Politici,al fine di frenare la corsa al petrolio residuo proponga 
agli Stati confinanti un Consorzio Turistico aggregabile alla recente
costituita Euroregione Adriatico Ionica :
 http://www.adriaticionianeuroregion.eu/index.php?lang=it
http://it.wikipedia.org/wiki/Iniziativa_Adriatico_Ionica
Al fine di offrire agli Stati fornitori di petrolio; contropartita per i pagamenti 
in giorni di vacanza. Scambiare cioè giorni di vacanza presso le strutture
Alberghiere dell’intero litorale dell’Euro Regione Adriatico Ionica
(Finalmente libera dai pozzi e trivelle) con forniture di petrolio.
 Il trattato di Aarhus, recepito anche dall’Italia, afferma che le popolazioni
hanno il diritto di esprimere la propria opinione e che questa deve essere

 

mercoledì 7 gennaio 2015

278 - CLIMA IMPAZZITO

Lamento di una quercia disperata
























Clima impazzito:L'anno appena concluso è stato uno dei più 
piovosi. In Friuli si è avuto un giorno di pioggia ogni tre. 
Alluvioni a Genova e in altri luoghi. Le cause?
Pioggia e incuria del territorio.
Le piogge torrenziali causano ingenti danni anche alle piante 
e conducono ad una vera e propria emergenza climatica.  


Lamento di una quercia disperata. 

Nell’anno appena trascorso,
ho conosciuto
una primavera pallida.
Seduta nel mio giardino;
attendevo fiduciosa.
E’ arrivata un’estate piagnucolosa;
una zitella dalle lacrime acide.
Baldanzoso ma scheletrico
è arrivato poi l’autunno.
E’ così che i miei poveri frutti,
giacciono abbandonati
ai miei piedi.
Ora sono presa da un rude inverno
che mai mi amerà; per via dei miei rami
spogli e rinsecchiti.
Non mi resta che pregare la terra
che mi lasci volare,
sulle ali delle mie foglie
o mi prenda con lei.
Nel profondo, là;
dove sono sbocciati i miei semi.


lunedì 29 dicembre 2014

277 - AISHA

Aisha



















Quel tardo pomeriggio invernale l'ippopotamo femmina 
Aisha si rialzò mollemente, una luce fioca proveniva dal 
un lato della sua gabbia; il cancello che fungeva da porta 
appariva aperto.
Aisha, che non aveva mai oltrepassato quella gabbia: uscì.
A dire il vero, Aisha non sapeva cosa significasse uscire.
Ne avrebbe potuto descrivere la parola "libertà".
Sospirando tra sé, si chiese che stesse succedendo.
Una prigionia che durava da una vita, appariva svanita.
La solitudine e il tran-tran quotidiano; che consisteva 
nello sfilare sotto un tendone punzecchiata dall’animale 
più feroce del mondo era tutta la sua esperienza e… 
talvolta la sua angoscia.
Ma ora, cosa stava succedendo? Uscita fuori dal recinto,
fu presa dal panico: un ambiente che non aveva mai visto,
un mondo che non doveva essere il suo.Tutto gli sembrava
 incolore, la terra risultava ricoperta da un lungo serpente
nero ornato da una striscia bianca che gli umani chiamavano
"strada",mentre il cielo appariva incanutito, non come se lo
immaginava lei.
 Aisha non sapeva dove andare, quale direzione prendere.
Si trovò a camminare sul serpente nero, ma fù intimorita da
degli strani esseri che correvano velocemente rotolando 
sulla groppa del serpente nero lanciando sguardi di luce 
lampeggiante ed emettendo dei sibili nervosi,per lei 
incomprensibili; biit!,biììit!!
Le cronache riportano che l'animale, spaventato, dopo 
essere stato investito nonostante la mole è deceduto 
all’istante. 
Qualcuno ipotizza che “Animalisti” avrebbero aperto la 
prigione di Aisha con l’intento di dargli la libertà.
Gli hanno invece dato la morte.
Questa è la storia dell’ippopotamo Aisha.
Condannata all’ergastolo, asservita come umile bestia da
spettacolo e tormentata per lucro:
Eravamo in pieno spettacolo e abbiamo annunciato la pausa
per recuperare gli animali…




lunedì 22 dicembre 2014

276 - I CONCETTI NATALIZI DEL SIG. WITHMAN

Presente anche su: Facebook

















Quel tardo e buio pomeriggio prenatalizio, il Signor Withman decise 

di fare una passeggiata in centro. Le finestre dei palazzi erano illuminate 

dagli Alberi di Natale.
Nei negozi e nella Piazza principale stavano decine
di Alberi di Natale; così che ogni povero ne potesse scegliere uno
per poterlo sentire suo. Era la Notte della Vigilia. Il negozio degli
Alimentari aveva entrambe le vetrine colme di ogni bene: al centro di una
delle vetrine stava un grande piatto con una enorme testa di maiale in
gelatina; olive sott'olio,peperoni,cipolline e sottaceti vari ornavano il piatto.
Il massimo dell'opulenza, osservò dentro di se il Signor Withman. Al lato
del negozio di Alimentari stava una vecchina coperta solamente da uno
scialle nero, sembrava un personaggio uscito da un racconto di Pirandello.
La vecchina tendeva il braccio con un piattino in mano; vuoto.
Uno scampanellio attirò l'attenzione del Signor Withman, un Babbo Natale
invitava i passanti ad entrare nel  vicino Centro Commerciale. Con l'altra
mano tendeva un barattolo, già colmo di cartamoneta. E fu così che il Signor
 Withman fu assalito da quel suo essere controcorrente: Per lui quel Babbo
Natale rappresentava un onnivoro consumo del Prodotto Sociale, un bene
di tutti, ma che molti non possono avere accesso. Mentre pensava ciò,riprese 
il cammino,ma il Babbo Natale lo invitò: Ehi tu! non dai nulla? 
Questo era troppo per il Signor Withman, che rispose all'Omone invitandolo
a smetterla con questa sua mania consumistica favorita da una rigogliosa
offerta di beni. Ma non infinita. Lei dovrebbe smetterla con il suo Concetto
di Consumismo, si trovò ad urlare il Signor Withman.
- Ma lo sa, che ciò che lei chiama "contenimento dei consumi" avrebbe
come conseguenza il contenimento della produzione, che adeguandosi
alla domanda porterebbe al crollo del PIL? Rispose l'Omone.
In quel mentre si sentì il rombo di un'auto che arrivava a forte velocità,
mentre il Signor Withman fu investito da un fascio di luce.
- ALT, si fermi come si chiama?
- Withman, rispose con un filo di voce.
- Come ha detto? Scandisca più forte, svelto!
- Withman.
- Impiego o professione?
- Poeta e... ambientalista.
- Scrivi disoccupato, ribattè una voce dietro la luce.
- Presto! Salga sul Cellulare!
E così, che il Signor Withman si trovò nella cabina di un cellulare della
Polizia, che lo avrebbe portato chissà dove, nella notte della Vigilia.
Teneva gli occhi e lo sguardo basso il Signor Withman, quando
nell'oscurità del mezzo intravide due piedi, che calzavano sandali.
Attese alcuni secondi, il tempo che il furgone passasse sotto un lampione
la luce fioca illuminò quel tanto per rivedere i due sandali. Dunque, non 
sono solo! Pensò il Signor Withman. Infatti una voce chiese;
E tu perchè sei qui ? Per aver accusato Babbo Natale di propagare il
Concetto di Consumismo, rispose timoroso il Signor Withman.
E perchè te la sei presa con Babbo Natale, lui avrà ubbidito a degli ordini.
Già, osservò il Signor Withman, anche a lui sarà stato detto:  
"Mangia pure liberamente del frutto d'ogni albero del giardino...".
Ho fatto un errore, rispose la voce, ma tu che concetto avresti insegnato?
Io? Avrei insegnato il "Concetto di abbastanza", che significa quanto basta.
Concetto sconosciuto agli umani. Se va a cercare sulle enciclopedie
e su Wikipedia, non lo trova in questi termini; mi capisce?
Improvvisamente l'automezzo si fermò e si aprì la portiera facendo entrare
un po' di luce; il Signor Withman riconobbe la sua casa, mentre si accorse
di essere solo sul mezzo, eppure... non aveva sognato.
Presto! Scenda, ordinò imperiosamente il Poliziotto.
Per questa volta ne "Abbiamo abbastanza", ma che non si ripeta.
Buon Natale!

venerdì 5 dicembre 2014

275 - IL CAMINO DEL SIGNOR WITHMAN

IL CAMINO DEL SIG.WITHMAN


























Era già pomeriggio inoltrato quando il sig. Withman, leggendo il giornale
locale ebbe un sussulto. Secondo quanto segnalato... pare che non vi sia
ente terzo che controlli le emissioni della ciminiera della fabbrica...
Come risponde l’azienda?
Il Sign.Withman, posò il giornale; si sentì pervaso da sconforto e ira.
Mentre la tecnologia cerca di distribuire uniformemente l’inquinamento,la
Legge decide la dose che l’ambiente vitale circostante può sopportare.
Lì vicino ci sono dei Parchi Naturali,che effetti avrà sulla vita di ogni specie
e sistema? si chiese il Sig. Withman. Sentì che bisognava fare qualche
cosa, lui che non aveva mai partecipato ad alcun corteo di protesta.
Decise allora di iniziare una sua opposizione personale preparando un
cartello. Il cartello del Sign. Witman; dipinto con grandi caratteri verdi su
un fondo giallo brillante, recava la seguente scritta:
CHE EFFETTI HA E AVRA’ L’AUMENTO DELLA CAPACITA’ DI
RILASCIO DELLA CIMINIERA SUGLI UCCELLI E SULLE API?
ESISTONO STUDI SCIENTIFICI IN MERITO?
Quando il Signor Withman, imbracciato il suo cartello, scese nella strada
si era fatto buio. Iniziò il suo percorso di protesta dirigendosi verso quello
che per lui era un "Camino", arrivato sul posto si mise a camminare avanti
e indietro proprio di fronte all’ingresso. La presenza di quell'uomo con un
cartello che passeggiava sul piazzale non passò inosservata. Poco dopo
il Signor Withman sentì il rombo di un'auto che arrivava a forte velocità,
mentre fu investito da in fascio di luce.
- ALT, si fermi come si chiama?
- Withman, rispose con un filo di voce.
- Come ha detto? Scandisca più forte, svelto!
- Withman.
- Impiego o professione?
- Poeta e... ambientalista.
- Scrivi disoccupato, ribattè una voce dietro la luce.
- Come mai si trova quì, a quest'ora con quel cartello Sig. Withman?
- Per protestare contro un' Ecologia comandata dalla Economia.
  La Natura è l'insieme di tutto ciò che esiste, e l'uomo stà
modificando questo insieme.
- Deve essere uno di quelli... UNA TESTA DI TASSO.
Ribattè ancora una volta la voce nascosta.
- OK Sign. Withman, salga in auto.
- Ma io… non ho fatto nulla. Volevo solo esprimere la mia protesta.
- Pesto!!! Salga in auto.
- Dove lo portiamo? Chiese l’autista.
- Al Centro Ricerche Osservazioni Psichiatriche.
L'auto scappò veloce, lasciando il piazzale vuoto.
Nessuno avrebbe più turbato le emissioni, comunque entro i limiti,
del fumaiolo.



















lunedì 24 novembre 2014

274 - INCONTRI

L'IMPRONTA DELLA NATURA


















Dopo una vacanza, il Blog: http://sferaprimeva.blogspot.it/
riprende le pubblicazioni.
Appena rientrato ho fatto un giretto nel Bosco; giusto per facilitare il
ritorno alla normalità. E così ho avuto subito il mio primo incontro;
una Salamandra Pezzata adulta.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
L'ho incontrata mentre si accingeva ad attraversare un sentiero,
battuto anche dai ciclisti, considerando la velocità delle forze
in campo ho pensato di mettere subito al riparo la nostra amica.
Ne ho incontrate molte di salamandre, anche nel mio giardino,
ma questa sembrava procedere molto più lentamente delle altre.
Non so se avete mai fatto caso all'avanzare lento di una salamandra;
una velocità costante. Una velocità che la salamandra
è riuscita ad assoggettare al proprio fine. Obiettivo che l'uomo non
ha ancora raggiunto, in nessuno dei campi in cui impiega la velocità.
L'amica si è fermata un attimo a guardarmi. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Avrei voluto parlare con lei,dirgli quanto era bella e quanto 
erano brillanti i suoi colori.
Avrei voluto dirgli che anche io faccio parte della Natura.
Ma... siccome non so se la Natura mi vuole, sono stato zitto.
Un gruppo di ciclisti stava scendendo dalla collina a velocità
sostenuta; ho così indossato i miei guanti felpati e delicatamente
ho preso l'animala tra le mani e l'ho condotta sulla riva opposta
del sentiero. Mentre l'orda rotolante passava, la salamandra
riprese il suo viaggio verso il basso in direzione Valle Santa Croce.
Forse l'ago della sua bussola interna, indicava un luogo in cui
svernare in vicinanza del torrente Molgoretta; luogo ideale per la
deposizione primaverile delle larve.
Sono rimasto li alcuni minuti ad osservarla mentre spariva
nel folto dell'erba. Avrei voluto gridargli; Ehi! aspettami, vengo
con te. Ma mi sono fermato, non so se lei mi vuole.
 
 
 
 

sabato 8 novembre 2014

273 - IL MURO

The Wall



















Domani; 9 di Novembre ricorre il 25mo anniversario 
dalla caduta del Muro di Berlino.
In quei giorni, per motivi di lavoro, mi trovavo a Berlino anch'io.
Accompagnato dal collega Aloise S. ero in visita alla DeTeWe
(Deutche Telecom) per conto della Società dove ho lavorato.
Sono rimasto a Berlino alcuni giorni; proprio nel periodo della
"caduta" del muro. Una vera e propria caduta del muro, non l'ho
vista. Ho visto però una folla di persone che con mazze, martelli,
sassi si impegnava a eliminare il muro. Gran parte della gente
metteva in tasca un frammento di muro per ricordo.
Così ho fatto anch'io; ho raccolto un piccolo frammento e l'ho
messo in una bustina di plastica.
Conservo ancora quel frammento di muro di cemento; la
superficie è tinteggiata di bianco, mentre il cemento appare
pieno di filler che assomiglia a onice o marmo pregiato.
Ricordo anche che decine di soldati provenienti da Berlino Est;
Tedeschi e qualche Russo, passarono la Porta di Brandeburgo
e vendevano per qualche marco, i fregi della loro divisa consistenti
in stellette, distintivi e medaglie. Ne comprai alcuni per ricordo.
Dei colleghi di Berlino Ovest, a bordo di un'auto mi accompagnarono
di là dal muro. Anche per loro era la prima volta. Ricordo i loro volti
e le loro espressioni quando ci accorgemmo che a ridosso dello stesso
c'erano alti palazzi lussuosi che facevano ipotizzare una vita agiata.
Ma dopo pochi km la realtà si mostrò ben diversa le case erano
le stesse degli anni 40, con poco o scarse ristrutturazioni.
Con il muro era caduta una ideologia; scomparsa con Bonn.
Un tratto del muro è rimasto nelle vicinanze della Porta di Brandeburgo
a testimonianza delle follie umane. Anch'io conservo il mio pezzetto
per i miei nipoti.