lunedì 29 dicembre 2014

277 - AISHA

Aisha



















Quel tardo pomeriggio invernale l'ippopotamo femmina 
Aisha si rialzò mollemente, una luce fioca proveniva dal 
un lato della sua gabbia; il cancello che fungeva da porta 
appariva aperto.
Aisha, che non aveva mai oltrepassato quella gabbia: uscì.
A dire il vero, Aisha non sapeva cosa significasse uscire.
Ne avrebbe potuto descrivere la parola "libertà".
Sospirando tra sé, si chiese che stesse succedendo.
Una prigionia che durava da una vita, appariva svanita.
La solitudine e il tran-tran quotidiano; che consisteva 
nello sfilare sotto un tendone punzecchiata dall’animale 
più feroce del mondo era tutta la sua esperienza e… 
talvolta la sua angoscia.
Ma ora, cosa stava succedendo? Uscita fuori dal recinto,
fu presa dal panico: un ambiente che non aveva mai visto,
un mondo che non doveva essere il suo.Tutto gli sembrava
 incolore, la terra risultava ricoperta da un lungo serpente
nero ornato da una striscia bianca che gli umani chiamavano
"strada",mentre il cielo appariva incanutito, non come se lo
immaginava lei.
 Aisha non sapeva dove andare, quale direzione prendere.
Si trovò a camminare sul serpente nero, ma fù intimorita da
degli strani esseri che correvano velocemente rotolando 
sulla groppa del serpente nero lanciando sguardi di luce 
lampeggiante ed emettendo dei sibili nervosi,per lei 
incomprensibili; biit!,biììit!!
Le cronache riportano che l'animale, spaventato, dopo 
essere stato investito nonostante la mole è deceduto 
all’istante. 
Qualcuno ipotizza che “Animalisti” avrebbero aperto la 
prigione di Aisha con l’intento di dargli la libertà.
Gli hanno invece dato la morte.
Questa è la storia dell’ippopotamo Aisha.
Condannata all’ergastolo, asservita come umile bestia da
spettacolo e tormentata per lucro:
Eravamo in pieno spettacolo e abbiamo annunciato la pausa
per recuperare gli animali…




lunedì 22 dicembre 2014

276 - I CONCETTI NATALIZI DEL SIG. WITHMAN

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Quel tardo e buio pomeriggio prenatalizio, il Signor Withman decise 

di fare una passeggiata in centro. Le finestre dei palazzi erano illuminate 

dagli Alberi di Natale.
Nei negozi e nella Piazza principale stavano decine
di Alberi di Natale; così che ogni povero ne potesse scegliere uno
per poterlo sentire suo. Era la Notte della Vigilia. Il negozio degli
Alimentari aveva entrambe le vetrine colme di ogni bene: al centro di una
delle vetrine stava un grande piatto con una enorme testa di maiale in
gelatina; olive sott'olio,peperoni,cipolline e sottaceti vari ornavano il piatto.
Il massimo dell'opulenza, osservò dentro di se il Signor Withman. Al lato
del negozio di Alimentari stava una vecchina coperta solamente da uno
scialle nero, sembrava un personaggio uscito da un racconto di Pirandello.
La vecchina tendeva il braccio con un piattino in mano; vuoto.
Uno scampanellio attirò l'attenzione del Signor Withman, un Babbo Natale
invitava i passanti ad entrare nel  vicino Centro Commerciale. Con l'altra
mano tendeva un barattolo, già colmo di cartamoneta. E fu così che il Signor
 Withman fu assalito da quel suo essere controcorrente: Per lui quel Babbo
Natale rappresentava un onnivoro consumo del Prodotto Sociale, un bene
di tutti, ma che molti non possono avere accesso. Mentre pensava ciò,riprese 
il cammino,ma il Babbo Natale lo invitò: Ehi tu! non dai nulla? 
Questo era troppo per il Signor Withman, che rispose all'Omone invitandolo
a smetterla con questa sua mania consumistica favorita da una rigogliosa
offerta di beni. Ma non infinita. Lei dovrebbe smetterla con il suo Concetto
di Consumismo, si trovò ad urlare il Signor Withman.
- Ma lo sa, che ciò che lei chiama "contenimento dei consumi" avrebbe
come conseguenza il contenimento della produzione, che adeguandosi
alla domanda porterebbe al crollo del PIL? Rispose l'Omone.
In quel mentre si sentì il rombo di un'auto che arrivava a forte velocità,
mentre il Signor Withman fu investito da un fascio di luce.
- ALT, si fermi come si chiama?
- Withman, rispose con un filo di voce.
- Come ha detto? Scandisca più forte, svelto!
- Withman.
- Impiego o professione?
- Poeta e... ambientalista.
- Scrivi disoccupato, ribattè una voce dietro la luce.
- Presto! Salga sul Cellulare!
E così, che il Signor Withman si trovò nella cabina di un cellulare della
Polizia, che lo avrebbe portato chissà dove, nella notte della Vigilia.
Teneva gli occhi e lo sguardo basso il Signor Withman, quando
nell'oscurità del mezzo intravide due piedi, che calzavano sandali.
Attese alcuni secondi, il tempo che il furgone passasse sotto un lampione
la luce fioca illuminò quel tanto per rivedere i due sandali. Dunque, non 
sono solo! Pensò il Signor Withman. Infatti una voce chiese;
E tu perchè sei qui ? Per aver accusato Babbo Natale di propagare il
Concetto di Consumismo, rispose timoroso il Signor Withman.
E perchè te la sei presa con Babbo Natale, lui avrà ubbidito a degli ordini.
Già, osservò il Signor Withman, anche a lui sarà stato detto:  
"Mangia pure liberamente del frutto d'ogni albero del giardino...".
Ho fatto un errore, rispose la voce, ma tu che concetto avresti insegnato?
Io? Avrei insegnato il "Concetto di abbastanza", che significa quanto basta.
Concetto sconosciuto agli umani. Se va a cercare sulle enciclopedie
e su Wikipedia, non lo trova in questi termini; mi capisce?
Improvvisamente l'automezzo si fermò e si aprì la portiera facendo entrare
un po' di luce; il Signor Withman riconobbe la sua casa, mentre si accorse
di essere solo sul mezzo, eppure... non aveva sognato.
Presto! Scenda, ordinò imperiosamente il Poliziotto.
Per questa volta ne "Abbiamo abbastanza", ma che non si ripeta.
Buon Natale!

venerdì 5 dicembre 2014

275 - IL CAMINO DEL SIGNOR WITHMAN

IL CAMINO DEL SIG.WITHMAN


























Era già pomeriggio inoltrato quando il sig. Withman, leggendo il giornale
locale ebbe un sussulto. Secondo quanto segnalato... pare che non vi sia
ente terzo che controlli le emissioni della ciminiera della fabbrica...
Come risponde l’azienda?
Il Sign.Withman, posò il giornale; si sentì pervaso da sconforto e ira.
Mentre la tecnologia cerca di distribuire uniformemente l’inquinamento,la
Legge decide la dose che l’ambiente vitale circostante può sopportare.
Lì vicino ci sono dei Parchi Naturali,che effetti avrà sulla vita di ogni specie
e sistema? si chiese il Sig. Withman. Sentì che bisognava fare qualche
cosa, lui che non aveva mai partecipato ad alcun corteo di protesta.
Decise allora di iniziare una sua opposizione personale preparando un
cartello. Il cartello del Sign. Witman; dipinto con grandi caratteri verdi su
un fondo giallo brillante, recava la seguente scritta:
CHE EFFETTI HA E AVRA’ L’AUMENTO DELLA CAPACITA’ DI
RILASCIO DELLA CIMINIERA SUGLI UCCELLI E SULLE API?
ESISTONO STUDI SCIENTIFICI IN MERITO?
Quando il Signor Withman, imbracciato il suo cartello, scese nella strada
si era fatto buio. Iniziò il suo percorso di protesta dirigendosi verso quello
che per lui era un "Camino", arrivato sul posto si mise a camminare avanti
e indietro proprio di fronte all’ingresso. La presenza di quell'uomo con un
cartello che passeggiava sul piazzale non passò inosservata. Poco dopo
il Signor Withman sentì il rombo di un'auto che arrivava a forte velocità,
mentre fu investito da in fascio di luce.
- ALT, si fermi come si chiama?
- Withman, rispose con un filo di voce.
- Come ha detto? Scandisca più forte, svelto!
- Withman.
- Impiego o professione?
- Poeta e... ambientalista.
- Scrivi disoccupato, ribattè una voce dietro la luce.
- Come mai si trova quì, a quest'ora con quel cartello Sig. Withman?
- Per protestare contro un' Ecologia comandata dalla Economia.
  La Natura è l'insieme di tutto ciò che esiste, e l'uomo stà
modificando questo insieme.
- Deve essere uno di quelli... UNA TESTA DI TASSO.
Ribattè ancora una volta la voce nascosta.
- OK Sign. Withman, salga in auto.
- Ma io… non ho fatto nulla. Volevo solo esprimere la mia protesta.
- Pesto!!! Salga in auto.
- Dove lo portiamo? Chiese l’autista.
- Al Centro Ricerche Osservazioni Psichiatriche.
L'auto scappò veloce, lasciando il piazzale vuoto.
Nessuno avrebbe più turbato le emissioni, comunque entro i limiti,
del fumaiolo.