giovedì 31 luglio 2014

254 - LAND GRABBING

Land Grabbing




















In questi giorni l'amico Giorgio Luigi Massimo F. mi ha chiesto di 
aderire alla petizione Salviamo le Foreste in Indonesia: ho aderito. 
( Vedi il link sotto ).
Questo "Fenomeno" che si chiama LAND GRABBING, mi ha fatto
tornare alla mente alcune esperienze accumulate nel tempo. 
Questa mia testimonianza risale alla fine degli anni settanta, 
inizio anni ottanta.
Nel corso degli anni e per ragioni di lavoro, ho viaggiato molto.
Frequentemente mi è capitato di visitare Singapore e la Malesia 
nei dintorni di Malacca. Luoghi dove la Società per cui lavoravo 
aveva Plants di Produzione (STMicroelectronics).
Nota: Se stai leggendo questo documento con un Tablet, tramite
"giroscopio", questo è stato ideato e progettato in STMicroelectronics.
La distanza tra le due città non è molta 160Km circa, ma il viaggio
richiedeva tempo. In quel periodo non esistevano autostrade e il
passaggio della frontiera Singapore-Malesia a Johor Bahru era
meticoloso e "Time-consuming".
Nel tempo ho visto il modificarsi di alcune aree, esattamente come 
oggi stà succedendo in Indonesia.
A testimonianza vi allego alcune diapositive scattate a quei tempi 
nello stato della Malesia. Le immagini sono state da me riprese 
a bordo dell'auto aziendale che mi accompagnava a destinazione:
Foto 1. Questa immagine ritrae una "abitazione" tipica di quel 
periodo,la gente comune non se la passava certo bene, 
per cui il Governo centrale ha deciso che bisognava alzare il PIL.



immagine cancellata dall'autore, 
non so perchè; ma si ripeteva nei commenti che scrivo su facebook
Foto 2: Questa immagine mostra il panorama ai margini della 
foresta, così come l'ho vista la prima volta.



immagine cancellata dall'autore
Foto 3: Questa immagine risale ad alcuni anni dopo la foto 
precedente, ed è stata scattata circa nella stessa area; 
mostra come la foresta sia stata sacrificata all'interesse del PIL.
Si tratta di piantagioni di Palma da Olio...


immagine cancellata dall'autore


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lunedì 28 luglio 2014

253 - ODE ALLA PIOGGIA

ode alla pioggia
Ode alla pioggia






















La mia mano
una coppa,
bevo dal tuo seno
fin dai tempi di Adamo.
Sospeso nel cielo,
Il tuo latte
gocciola cantando;
la chiamano pioggia
e con essa
ci dissetiamo.
Madre e figlia dell’acqua. 

venerdì 25 luglio 2014

252 - OSSERVAZIONI PER SALVARE L'ORSA D'ABRUZZO

Orsa d'Abruzzo
























Abruzzo...
         andiamo. E' tempo di migrare. Ora in terra d'Abruzzo
i miei pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio che verde è come i pascoli
dei monti.
Si!!! una volta,
ora l'Adriatico d'Abruzzo è verde per le lavorazioni del petrolio.
Anche il verde del Parco nazionale d'Abruzzo sta diventando
sinonimo di morte. L'orsa Gemma da alcune settimane non
si fa più vedere ne sentire. L'orsa Gemma ha commesso un
grave errore. Ha perso la sua naturale diffidenza nei confronti degli
uomini. Per sfamare i suoi cuccioli, si procurava il cibo dove era più
facile: in qualche pollaio.
Chissà come soffriva la povera Mamma Orsa; abbassata a ladro di
polli, per di più rubati all'animale più feroce del mondo; che rischio!!!
Il suo collare per il monitoraggio sarebbe stato rinvenuto nel bosco,
di mamma Gemma nessuna traccia, che strano.
Ironicamente, l'animale più feroce del mondo ipotizza che Mamma
orsa si sarebbe allontanata da sola... buuum!!!
Gli orsi femmina, a differenza dei maschi; sono stanziali.
Alcuni giorni prima l'orsa Gemma scoperta nei pressi di una porcilaia,
per difendere i porcellini alcuni addetti avrebbero sparato contro di lei
pallottole di gomma.
Eh, eh...
Gli abitanti del paese dove vive,o viveva,l'orsa gemma, hanno raccolto
firme per allontanarla da quei luoghi.
Non risulta che orsi,rane,rospi e lucertole abbiano raccolto firme per
allontanare l'animale più feroce del mondo, dalla terra d'Abruzzo.
Se ci saranno Osservazioni da mandare contro l'animale uomo;
il Comitato5giugno è pronto.
Fatto sta che sono passati parecchi giorni da quando mamma orsa è
scomparsa. Non si vede nei boschi, radure e pollai!!!
Ironicamente gli umani si chiedono che fine abbia fatto, perchè l'orsa
Gemma non si era mai allontanata per così lungo tempo dai suoi pollai,
pardon dalla sua comunità.
Cosa gli sarà mai successo? mah saperlo.Esempio di ipocrisia umana.
Speriamo di esserci sbagliati, attendiamo l'orsa Gemma a "pollai"aperti.


sabato 19 luglio 2014

251 - STORIE DI API E DI ACQUA



Ape di Einstein






















Spesso; sul Web, Blog e su Facebook si ricorda una frase attribuita ad 
Einstein: "Se dovessero sparire le api dalla superficie della Terra,all'uomo 
non rimarrebbero più di quattro anni di vita. Senza le api non si ha 
impollinazione e quindi l'uomo sarebbe condannato all'estinzione!".
Questa asserzione sembrerebbe una "Bufala planetaria"; 
Sospiro di sollievo.
Oggi vi indico un sistema che abbiamo messo in pratica nel nostro 
giardino per aiutare le api nel periodo estivo più caldo, dove per trovare 
l'acqua possono percorrere kilometri.
Il metodo consiste nel disseminare nel proprio giardino e/o balcone 
dei "secchi-lago", questa pratica l'ho imparata in Giappone, periferia di 
Tokio (Shinagawa). I secchi-lago arredano, richiedono un minimo di 
 manutenzione; rabbocco dell'acqua. Vi spiego come abbiamo fatto noi:
1 - Procurarsi dei contenitori simili e dalle dimensioni dei secchi. 
Nei mercatini dei robivecchi è facile trovare dei contenitori in rame di 
squisita fattura araba. Rame o lega similare hanno la proprietà di 
acidificare leggermente l'acqua aiutando a rallentare le larve delle zanzare.
2 - Per abbellire il secchio-lago si può aggiungere all'interno un piccolo vaso 
con una ninfea oppure un piccolo papiro. Se avete un grande giardino, 
mettete un secchio-lago basso, tipo bacile, con dentro sassi affinchè durante 
la notte gli abitanti del vostro giardino possano abbeverarsi senza correre il
pericolo di annegare, il riccio in particolare.
3 - Abbiamo disseminato vari secchi d'acqua nel nostro giardino, le api
ringraziano. Segue una serie di fotografie dimostrative che ritraggono i
secchi d'acqua che abbiamo nel nostro giardino, unitamente ad un piccolo
laghetto artificiale che lasciamo vivere, rabboccando di tanto in tanto
il livello dell'acqua.

martedì 15 luglio 2014

250 - PORTAMI IN VACANZA CON TE

Il Siddharta che ho incontrato a Singapore



























Portami in vacanza con te.
La vacanza; un cercare un trovare, provvisoriamente.
Un ponte che conduce sulla riva della fantasia e dell’oblio, ma la realtà
ci attende sull’altra sponda a due, tre settimane di distanza al massimo.
Portami in vacanza con te, mi puoi ritrovare tra i vecchi libri della tua
biblioteca, quelli che leggevi da studente, guarda bene; potrei essere
tra il Gray-Meyer e il Millman (che pizza!) oppure tra un polveroso
Olivieri e Ravelli e i Promessi Sposi (doppia pizza!!);
lì mi ritroverai; sono Siddharta.
Mi hai letto in terza, in quarta e in quinta; poi mi hai abbandonato.
Basta con la meditazione hai abbracciato la religione della carriera,
oppure più semplicemente la vita ti ha abbracciato e stretto tra le sue
spire, non c’è verso di sfuggirgli.
Ma domani vai in vacanza, una tregua... portami con te.
Sono Siddharta, ti ricordi? Gotama, Kamala, Govinda.
Il barcaiolo e il coro delle mille voci, ti giungeranno ancora al cuore?
Portami in vacanza con te...

PS: Se non mi trovi tra i vecchi libri della tua biblioteca, puoi comprami
in libreria: SIDDHARTA di Hermann HESSE, ADELPHI edizioni altrimenti 
non vale.
La traduzione è di Massimo MILA; musica per le orecchie e per l'anima.

martedì 8 luglio 2014

249 - Kòan di una ESTATE PIOVOSA

Estate piovosa






















Ho visto
un arcobaleno
precedere un temporale.



Kòan: Problema su cui meditare.
La maggior parte delle volte, i koan sono di natura paradossale
e non possono venire compresi dall’intelletto.

sabato 5 luglio 2014

248 - SPETTACOLI PIROTECNICI

Ritratto della Natura





























Post di protesta contro la pratica degli "Spettacoli Pirotecnici" quando
effettuati in luoghi protetti e sottoposti a Tutela e Riqualificazione del
Patrimonio Rurale Siti Natura 2000, come è successo alcuni giorni
orsono nel SIC IT2030007 “Lago di Sartirana”, a Merate.
I "fuochi artificiali" provocano violenze e sfregi rivolti alla Natura.

Avete mai osservato il vostro cane quando sente questi "botti"?
Il fatto dei "botti" mi ha richiamato alla mente una illustrazione che ho
creato recentemente. L'illustrazione si chiama:
Ritratto della Natura con albero della vite.

Ho scelto di rappresentare l'identità della Natura unitamente ad un
albero della vite. Simbolo della terra dove sono nato e dove i miei avi
sono vissuti; ma anche del Parco di Montevecchia e Valle del Curone.
I vitigni, secondo il mio parere, hanno avuto un'importante ruolo per il
salvataggio del Parco contro l'attacco delle Trivelle dei Pozzi di Petrolio.
Ciò non toglie che, come si osserva nel ritratto, la Natura appaia
pensierosa e avvolta nella penombra del verde, con una foglia di vite
tra le labbra.
Consapevole, nello sguardo, del grande pericolo che la natura stessa
sta correndo ad opera dell'uomo. L'animale più feroce del mondo. 
Non mi pare ci siano state proteste particolari contro la pratica dei
fuochi d'artificio, molto diffusa da queste parti. L’unica protesta proviene
dal lettore Luca, che non conosco ma ammiro perchè ha scritto ad un
quotidiano online; dichiarando il suo disappunto.
Per quanto mi riguarda, ho scritto a mia volta contro queste "pratiche".
Apparentemente le mie proteste non hanno trovato "ascolto", pazienza.
 Però: si può fare. Se una Amministrazione Comunale lungimirante;
Comune di Olgiate Molgora, può vietare i botti di Capodanno
(... anche a salvaguardia delle specie animali che popolano il Parco
del Curone. Come recita l'Ordinanza).
Perchè, altre Amministrazioni, non possono fare altrettanto contro
i fuochi d'artificio; schierandosi a favore della Natura?
Questa zona è ricca di Comitati Locali Ambientalisti, spero che un
giorno non troppo lontano, questi Comitati si prendano l'incarico
di far sorridere il ritratto triste della Natura.

giovedì 3 luglio 2014

247 - CREARE UN HAIKU AMBIENTALISTA

bellintani-adriano
Fiore Ambientalista


























Come creare Haiku. 
Premessa:
- Gli Haiku sono brevi poesie Zen nate in oriente; composte
da 17 sillabe (5,7,5) il cui contenuto è sempre rivolto alla Natura,
alla semplicità, al quotidiano. 
- Ai "puristi" degli Haiku si ricoda che:
1. La scuola Soun, adottando il verso libero non obbliga allo schema
delle 17 sillabe.
2. Un Haiku occidentale non ha da badare alle diciassette sillabe, 5/7/5,
dal momento che le lingue occidentali non possono adattarsi al fluido
sillabico giapponese. Suggerisco che l'Haiku occidentale si limiti a dire
molte cose in tre brevi versi in qualsiasi lingua dell'Occidente". 
Jack KEROUAC
3. Sferaprimeva è un Blog di Biosfera, quindi le "leggi" umane, per
esperienza, non sono benviste. 
Regola base: All'inizio si è portati a meditare sull'oggeto, per esempio:
Una brocca piena d'acqua. 
Pensarla come lago, pioggia... è un processo mentale naturale ma errato.
E' necessario invece provare a pensare come l'oggetto stesso;
non guardare a lui ma guardare come lui.
Esercizio pratico: meditare su un fiore con un'ape sopra. 
Non guardare al fiore, ma guardando come il fiore
secondo i canoni della mente umana,
potrebbe ispirare il seguente Haiku:
Ape,
ladra
di polline dorato.