domenica 30 settembre 2012

45 - Alice e Pinocchio nel bosco

















Ieri sono stato a visitare una mostra: Alice e Pinocchio nel bosco.
Ho ritrovato così due amici d'infanzia, due amici che il tempo, Dante, Maupassant,
Hesse, Withman e Neruda non sono mai riusciti a farmi dimenticare.
Ieri li ho rivisti; Alice stava seduta sull'erba, ai magini del bosco dei miei ricordi,
in dimensione naturale come ero io da bambino. Senza vestiti e parrucca,
ma l'ho rivestita immediatamente con gli abiti della memoria.
Avevo conosciuto Alice nella biblioteca scolastica delle scuole elementari.

Pinocchio invece l'ho ritrovato un pochino malcontento;
deluso dall'esperienza della vita da umano.
Come lo capisco.
Non mi dilungherò su giudizi da dare all'opera di questa mostra e alla sua Autrice,
mi mancano gli strumenti. Il nome stesso dell'Artista, potrebbe essere quello di una
compagna di giochi di Alice e forse, lo è stata.
Guardando queste opere, dentro di me ho sentito come un piccolo strappo; 
era il filo che mi tiene aggrappato ai palloncini delle mie "Reverie".
Per questo, trovo eccezionale che un'artista adulto crei delle opere dalle fiabe per bambini.
Una piccola mostra che occupa appena 2 stanze in un piccolo borgo in mezzo ad 
un parco. E' stata per me una bella sorpresa; un artista che rappresenta Alice e Pinocchio ancora una volta, un richiamo ai valori della fantasia, quella dei misteri infiniti della non conoscenza che hanno solo i bambini. 
Forse anche un rifiuto delle fiabe moderne che non sanno più trasferire emozioni, così che surrogano storie di personaggi dalle forme orrende come i Gormiti, ma che nulla hanno 
a che fare con gli Orchi.
Quando sono uscito dalla mostra pioveva; per arrivare prima all'auto ho attraversato
un tratto di bosco, ma non ho incontrato alcun coniglio bianco e non sono caduto
nel mondo onirico e sotterraneo di Alice. Così ho preso la strada per casa, inghiottito
da quella grande balena spietata, che si chiama realtà.





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