venerdì 24 ottobre 2014

270 - PIANO FAUNISTICO

Piano Faunistico
























 
Mentre la stagione di caccia imperversa con milioni
di uccelli migratori uccisi per il divertimento di pochi...
Da giorni la lepre non riusciva a dormire,
a malapena cenare con tre imprecazioni
e qualche sospiro.
Pelo ritto; è “aperta” la caccia.
Ma infine la lepre crollò
per la stanchezza,
e fece uno strano sogno.
Si trovò davanti ad un grande prato,
l’erba era molto alta tranne che ai bordi,
calpestati da impronte lasciate dai cacciatori in appostamento.
Al centro del grande prato si scorgevano
uomini nudi che correvano all’impazzata.
Si capiva che erano cacciatori
perchè l’unica cosa che indossavano
era una cartucciera a tracolla.
Una folla di impauriti individui
si accalcò ai bordi del prato.
Sul terreno, a disposizione
dei convenuti, lepri, folaghe, pernici
stava una grande quantità di fucili.
Da un megafono si alzò una voce:
Forza Signori, tocca a voi ora, puntate.
Finalmente toccava alle prede!!!
cinghiali, tordi, piccioni
si decisero a puntare i fucili
sui cacciatori.
Ciascun animale puntava per ciò che aveva perso:
privazioni, solitudine, fame, sete e paura,
tanta paura.
Le pene di una vita, spesso non interamente consumata.
Forza Signori; invitò il megafono, puntate qui si fa sempre colpo.
Un giovane fagiano si avvicinò al signore con il megafono
e gli chiese in che consistesse la vincita, lui che non aveva mai
preso parte a quel gioco in vita sua.
Vincite vere e proprie non possono essercene,
rispose il signore con il megafono.
Non vedi a cosa si punta?
Qui il gioco è la morte contro la vita
e la morte vince sempre.
A quel punto il giovane fagiano allentò la presa
e il fucile gli cadde dalle ali.
Nei pressi stava un cacciatore
che prontamente raccolse l’arma e sparò
colpendo, ma accidentalmente, un altro cacciatore.
Quello sparo svegliò la lepre
e il sogno svanì.

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