Il Siddharta che ho incontrato a Singapore |
Portami in vacanza con te.
La vacanza; un cercare un
trovare, provvisoriamente.
Un ponte che conduce sulla
riva della fantasia e dell’oblio, ma la realtà
ci attende sull’altra
sponda a due, tre settimane di distanza al massimo.
Portami in vacanza con te,
mi puoi ritrovare tra i vecchi libri della tua
biblioteca, quelli che
leggevi da studente, guarda bene; potrei essere
tra il Gray-Meyer e il
Millman (che pizza!) oppure tra un polveroso
Olivieri e
Ravelli e i Promessi Sposi (doppia
pizza!!);
lì mi ritroverai; sono
Siddharta.
Mi hai letto in terza, in
quarta e in quinta; poi mi hai abbandonato.
Basta con la meditazione
hai abbracciato la religione della carriera,
oppure più semplicemente
la vita ti ha abbracciato e stretto tra le sue
spire, non c’è verso di
sfuggirgli.
Ma domani vai in vacanza,
una tregua... portami con te.
Sono Siddharta, ti
ricordi? Gotama, Kamala, Govinda.
Il barcaiolo e il coro
delle mille voci, ti giungeranno ancora al cuore?
Portami in vacanza con
te...
PS: Se non mi trovi tra i
vecchi libri della tua biblioteca, puoi comprami
in libreria:
SIDDHARTA di Hermann HESSE, ADELPHI edizioni
altrimenti
non vale.
La traduzione è di Massimo MILA; musica per le orecchie
e per l'anima.
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