ARCA GEOLOGICA |
Potrebbe sembrare che questo blog abbia una
visione catastrofica
nel raccontare le vicissitudini che riguardano la
salvaguardia
dell'ambiente, compreso i suoi habitat e suoi
abitanti.
Proviamo allora a far parlare lei; Sferaprimeva la
nostra madre terra,
cosa ci racconterebbe? Provo ad
immaginare.
Premetto che stò scrivendo questro post, in un
Parco Naturale
sito SIC (Sito di
Interesse Comunitario).
Una panca, un tavolo, il canto fragoroso e pieno di
vita degli
uccelli che popolano il bosco
circostante.
Il luogo si trova in alta collina, il rumore di
qualche macchina
agricola arriva quasi impercettibile dal
basso.
Rumori di macchinari moderni che hanno preso il
posto
degli aratri di pietra, attrezzi usati dai primi
agricoltori neolitici.
4000 anni di abusi, ma qu' la terra ci dà ancora
bellezza
e grandiosità naturali.
Sappiamo bene che sul globo intero non è
dappertutto così.
Se Sferaprimeva potesse parlare forse ci
ricorderebbe che:
Sono preoccupata e impaurita, è in gioco la mia
vita.
Mi trovo quì, indissolubilmente legata alla pelle
verde che
avvolge la mia sfera, una pelle ogni giorno sempre
più sgualcita.
Sono la vita, ma attendo che vengano a prendermi,
perchè arriveranno presto, lo sento.
Ogni giorno un pò più vicini, soldi e potenza non
potranno nulla;
la notte delle ere geologiche glaciali tornerà,
sarà lunga ma infine
la mia pelle sgualcita tornerà verde.
...e così sia.
ps: l'illustrazione di oggi richiama una cerimonia funebre del periodo che riguarda
la genesi dei faraoni. Le braccia alzate richiamano il lamento estremo.
La cabina centrale contiene tutte le necessità effimere dell'uomo che ha
popolato sferaprimeva in tutta questa era.
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