martedì 18 marzo 2014

219 - DISPARITA' GLOBALE


Dov'è la coscienza?




























Ogni giorno ventiseimila bambini sotto i 5 anni muoiono di
fame, malattie infettive, diarrea e scarse condizioni igieniche.
Sul Web circola una notizia che la dice lunga sulla distribuzione
dei beni sul nostro pianeta: 
In Inghilterra; Il valore totale dei beni di 5 famiglie, valgono quanto
valgono i beni di 12,6 milioni di persone. 
Il 10% della popolazione controlla il 45% dei beni. Pazzesco!!!


I media definiscono queste persone: Brave, oculate, fortunate.
I dati soprariportati confermano ciò che ho sempre sostenuto:
La crescita (PIL) è necessaria per porre fine alla povertà?
Niente di più falso.
La crescita nel sistema economico così come è organizzato oggi
non porrà fine alla povertà.
Al contrario, come mostrano i dati, le forme attuali di crescita
consolidano la povertà e aumentano il divario fra popoli ricchi
e popoli poveri. Vedi la tavola sotto:

Un Americano medio dispone di 134 dollari al giorno.
Un Indiano medio dispone di 10 dollari al giorno.
I Paesi ricchi e le Società ad essi associati, sfruttano, trivellano
scavano pozzi, estraggono Energia che vendono a caro prezzo;
non per il bene e/o disponibilità delle comunità; ma solamente per
guadagni, lucro, crescita della loro ricchezza e potenza.

E QUEL CHE E' PEGGIO, NON SI TIENE CONTO DEI LIMITI
CHE IL "SISTEMA" TERRA IMPONE.

Con lo stesso sistema si và consumando la "Tragedia ambientale";
incremento della produzione alimentare ottenuto danneggiando i
suoli, acque, foreste e gli ecosistemi.
Questo originerà un costo che l'Umanità intera dovrà pagare, in un
futuro non molto lontano. 
Che fare?
Quali risposte dare?
Credo che "in primis" sia necessario acquisire una coscienza basata
sulla sostenibilità planetaria. Equamente suddivisa e distribuita,
tenendo conto dei consumi basati sulla capacità di recupero del
sistema...

Ce la faremo? Credo di no.
Un giorno, Caino incontrò Abele nella foresta e gli spaccò la testa.

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