martedì 14 maggio 2013

131 DOWNHILL E FRUIBILITA'

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Downhill
























Alcuni giorni fa ho fatto visita ad uno dei miei luoghi preferiti di 
biosfera, situato all'interno di un Sito di Interesse Comunitario:
SIC IT2030006 - Valle Santa Croce e Valle Curone.
Mi trovavo a visitare un'area di questo SIC dunque, procedendo con
cautela onde non disturbare o creare danni alla flora o alla fauna. 

Foto1 - Nazione Natura

 
Ci vado come si và in chiesa. Infatti in quel luogo c'è una grotta 
con una Madonnina, presente da sempre e messa li da devoti;
montanari e contadini.  
Ogni tanto i vandali distruggono le Madonnine, nel tempo io ne 
ho già messe 3 nuove in sostituzione di quelle danneggiate.
In una piccola ansa sul bordo del torrente, dove l'acqua è ferma,
osservavo delle larve di salamandra pezzata;
già si intravedevano le macchie.

foto 2 - larve di salamandra pezzata.
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Raccomando sempre a tutti di non toccare o prendere in 
mano qualsiasi anfibio.  A causa dello stato di grave minaccia 
nel quale si trovano attualmente, in particolare le patologie legate 
alla chitridiomicosi.
Evitare per esempio di prendere in mano una salamandra 
anche solo per fotografarla.
Ad un certo punto il silenzio di quel luogo è stato 
improvvisamente interrotto da una comitiva di bikers, 
che scendeva a rotta di collo giù dal pendio.
Questo sport si chiama downhill.
Attraversando più volte il torrente, compreso il punto dove 
stavano le larve delle salamandre con il danno che ne consegue

Urlando a squarciagola perchè così si aumenta l'adrenalina.
Gli sportivi, seguendo il ruscello, si sono diretti verso il
fondo valle alla ricerca di un altro luogo "fruibile".  

foto3 - il torrente
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foto 4 - le larve delle salamandre prima del passaggio degli sportivi
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Questo luogo, come tutti i SIC, è o dovrebbe essere soggetto alle
Direttive Europee (Comunità Economica Europea), in particolare  
alla DIRETTIVA HABITAT - 92/43/CEE.
In particolare l'articolo 6.2 riporta quanto segue:
... 2. Gli Stati membri adottano le opportune misure per evitare 

nelle zone speciali di conservazione il degrado degli habitat naturali 
e degli habitat di specie nonché la perturbazione delle specie per 
cui le zone sono state designate, nella misura in cui tale 
perturbazione potrebbe avere conseguenze significative per quanto riguarda gli obiettivi della presente direttiva.

L'Italia ha aderito alla Convenzione di Berna per la conservazione della flora e della fauna, nonchè alla convenzione di Ramsar per le zone umide.
Ma credo che nessuno, da queste parti e forse sulla 
terra intera, abbia la voglia di seguire queste direttive o di rispettarle.
E la chiamano fruibilità.


nota: le immagini di questo blog sono soggette a copyright e sono marcate da proprietà 

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