martedì 7 agosto 2012

COSE GRANDI E PICCOLE

















Fra le cose più importanti che l'uomo deve ancora imparare; 
vi è la consapevolezza dell'importanza della natura.
Trovare un luogo dove potersi recare regolarmente, cercando di mettersi
in collegamento con questo luogo o parte di esso,rafforzerà il proprio stato
di salute mentale. Questo luogo si chiama luogo di biosfera, chi frequenta
questo blog sà che la terra è piena di luoghi di biosfera. Un piccolo angolo
nel giardino, un fossato, una radura nel bosco.
La difficoltà non stà nell'individuare questi luoghi, la difficoltà stà nel riuscire
ad aprire la gabbia mentale che ci tiene prigionieri. Per scoprire i luoghi
di biosfera, non servono occhi nuovi. Servono degli occhiali speciali che
mettano in collegamento le immagini della natura direttamente con il cuore.
Qualcuno pensa che questa sia una Reverie? Peggio per lui.
Ieri sono stato a visitare uno dei miei luoghi di biosfera, un luogo
apparentemente isolato dall'attività umana. Un luogo ideale per lo sviluppo
della natura; una sorgente sul dorso di una collina boscosa. La sorgente,
pur molto piccola come tutte le sorgenti, prima di trovare il fiotto da
alimentare; ha creato delle piccole pozze d'acqua dove ha preso avvio
quel fenomeno che si chiama; vita. Un certo numero di girini di anfibi hanno
attirato la mia attenzione e ho fatto una fotografia,
(escludendo il flash automatico).

Guardare quel quadro d'insieme; nell'immediato mi ha procurato una
sensazione di piacevole conforto. Ma anche quì c'è un pericolo. Incombe
una grave minaccia, una minaccia che riguarda la sopravvivenza di tutti
gli anfibi, si chiama chitridiomicosi. La chitridiomicosi è una malattia degli
anfibi, provocata dal fungo "Batrachochytrium dendrobatidis".
Questa epizoozia (malattia infettiva, che si propaga tra gli animali) 
contribuisce al declino globale degli anfibi. Anche in Italia l’agente patogeno
è stato osservato in diversi luoghi e su diverse specie di anfibi, sono stati
scoperti animali morti per questa malattia.

Una delle cause sembrerebbe di origine antropica. Il commercio mondiale
degli anfibi ha certamente contribuito alla propagazione continua
della chitridiomicosi.
 
Un giorno anche per l'uomo;  propagatore di contagi e contaminazioni:
arriverà un fungo, invisibile o gigantesco non importa, so solo che arriverà.
 Per chi desidera maggiori informazioni sulla chitridiomicosi, può scaricare
il documento da questo link:




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