lunedì 26 maggio 2014

238 - CUBETTO ORSETTO

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Bearcub

























Cubetto l'orsetto è un cucciolo di orso che vive nel Parco Nazionale
della Columbia Britannica Kootenay in Canada.
Come tutti i cuccioli è curioso e anche poco prudente. 
Cubetto si sentì molto attratto, pur non sapendo a chi appartenesse
quel grande serpente nero che strisciava sinuoso fra le radure della
foresta e sulla cui gobba c'era un gran via-vai.
Cubetto restò lungamente meravigliato pensando a quelle scatole
di latta, munite di ruote rotanti, che correvano velocemente sibilando
quando incontravano i loro simili; bit!, biit! biiiiiitttt!!!!
Queste scatole di latta hanno occhi; chiamati fari che lanciano raggi
di luce, specialmente alla sera, ma anche di giorno scagliando fasci
che nervosamente e ripetutamente si perdono tra i rami degli alberi
del bosco.
Nelle sere fredde, accanto al fuoco, Orsetto, aveva sentito parlare
di queste scatole rotanti;
il vecchio orso Moldy sovente metteva in guardia dal pericolo di questi
strani e veloci aggeggi. Aggiungeva anche che erano state costruite
dall'animale più feroce del mondo e che all'interno di ogni scatola
rotante si celava uno o più di questi esseri.
Per la precisione;  il vecchio Moldy che in gioventù aveva lavorato in
un circo, diceva che questi esseri assomigliavano vagamente a degli
orsi, solo che non avevano la pelliccia anche se talvolta sulla loro
testa e sulla faccia comparivano peli.
Queste storie avevano incuriosito il giovane orso, che a tutti i costi
voleva vedere dal vivo queste macchine rotanti sfrecciare sulla gobba
del serpente nero dalle striscie bianche.
Così alcuni giorni or sono, sfuggito al controllo di mamma orsa e
seguendo i rumori sfreccianti; prese la direzione che portava ai bordi
della radura, ma con sua grande sorpresa essendo lui un piccolo
cucciolo di orso non riusciva a vedere oltre la barriera.
Seguendo la recinzione trovò infine un buco dove si infilò e...
passato dall'altra parte potè così osservare da vicino il mondo degli
umani. Un mondo che non apparteneva a lui, ne al cervo o al tasso
o... alla foresta.
Un mondo di tutti e di nessuno, gli umani lo chiamano; FRUIZIONE.
Un mondo dove nessuno si parla, anzi si inveisce; biit, biiitt, biiiiitttt.
Orsetto pensò che bisognava fermare quelle scatole mobili che
portavano lontano gli uni dagli altri.
Proprio mentre stava per lanciarsi sulla gobba del serpente nero
per fermare quel traffico;
l'orsetto si senti sollevare e riportare al di quà della barriera.
Mamma orsa era intervenuta appena in tempo a salvarlo da morte
certa.
Arrivati a casa, mamma Orsa spiegò al cucciolo che è impossibile
cambiare le abitudini e la mente dell'animale più feroce del mondo,
nessuno ci riuscirà mai; sia lui un cucciolo di orso o un Nazareno.
Mamma orsa salva il suo cucciolo dall’autostrada:

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