In questi giorni vari giornali e siti animalisti hanno riportato alla ribalta
i gravi fatti di "bracconaggio" che si susseguono nel Canale di Sicilia
da parte dei bracconieri/commercianti di specie protette.
Il termine "specie protetta" fà ridere o piangere a seconda di come si
valuta il problema. Nel paese di Pulcinella, prima si elencano le specie
animali da proteggere tanto non costa nulla e nulla si investe per far
applicare le leggi. Quindi il bracconaggio gode di larga impunità, come ampiamente riportato da siti animalisti, esempio la LIPU.
animali da proteggere tanto non costa nulla e nulla si investe per far
applicare le leggi. Quindi il bracconaggio gode di larga impunità, come ampiamente riportato da siti animalisti, esempio la LIPU.
Uno degli animali maggiormente a rischio è il Falco Pecchiaiolo.
Quì sotto il video-reportage di Repubblica, davvero sconcertante:
Non vorrei, quì oggi, approfondire la questione "diritto di caccia" e
neanche discutere sugli animali di cui andiamo a caccia ogni giorno
sugli scaffali dei supermercati. Basta pensare alla trafila che subiscono
i polli, allevati in batterie che ricordano i campi di sterminio nazisti.
Uno dei punti che di questa vicenda mi ha fatto più imbestialire
riguarda la dichiarazione di questi sedicenti "umani" :
Secondo una credenza popolare, il cacciatore che non ammazza
almeno un Falco Pecchiaiolo avrà problemi sessuali con la moglie.
Civiltà, se ci sei batti un colpo!
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