lunedì 18 febbraio 2013

99 - ANURA CHE SI TUFFA ALLA POMPIERA

post 99-2013




















Fin dai tempi della sua infanzia, Anura amava tuffarsi alla pompiera 
nelle acque verdi dello stagno. 
Sottili alghe filamentose e la "pavarina" davano quel colore all'acqua. 
Piccolissime foglie rotondeggianti coprivano larghi tratti della superficie.
I salti dei ranocchi creavano dei vuoti circolari, che andavano 
scomparendo solo dopo un po' di tempo a causa delle "acque ferme" 
dello stagno,"acque morte" sentenz qualche invidioso.
 
Fra tutte le piante, Anura preferiva una vecchia canna di palude che, 
ben salda sul fondo per i suoi rizomi orizzontali, si elevava di qualche 
metro oltre il pelo dell'acqua. Durante l'ultimo temporale aveva perso 
il suo pennacchio, così costituiva una buona base da cui tuffarsi, ma 
anche un buon punto di osservazione.
Sulla cima della canna, Anura si sentiva al sicuro: 
lontana, equidistante, da mondi stranieri.
Quando era stanca, si tuffava alla moda della pompiera. 
Un modo buffo, ma lei si divertiva.
 
Un giorno di primavera abbarbicata sulla cima della canna, 
fu attratta dal rumore giocoso di un gruppo di ranocchi intenti ad una 
gara di tuffi. Fra tutti, notò un ranocchio che si tuffava alla moda 
della pompiera, proprio come lei.
Il ranocchio, dopo un tempo interminabile, riemerse e grazie alle due 
sacche vocali che sporgevano rigonfie ai lati del capo emise un gracidio particolarmente intenso.
Un segnale: Anura aveva scelto.

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