martedì 5 febbraio 2013

94 - IL RANOCCHIO CANNA DI PALUDE

OMAGGIO A DESAINTPHALLE
SIMILDESAINTPHALLE























Per festeggiare e dare il benvenuto al nuovo Custode dello stagno,
furono organizzate grandi feste e gare fra tutti gli abitanti.
Un gruppo di ranocchi festosi, si raccolse su alcune foglie di ninfee
che galleggiavano attorno alla "canna di palude" più alta dello stagno, per organizzare una Cuccagna. 
Il primo ranocchio che avrebbe raggiunto la cima, sarebbe stato 
dichiarato vincitore e avrebbe mostrato al nuovo Custode;
l'abilità nel salto posseduta dai ranocchi.
  
Tutte le rane e gli altri abitanti dello stagno si schierarono lungo la riva
per fare il tifo. Appena iniziata la gara, molti incitarono i ranocchi, 
ma ad un certo punto, visto che molti abbandonavano la gara perchè 
la canna era troppo liscia, cominciarono a demotivarli.
I rospi specialmente, perchè essi stessi troppo pesanti, non credevano
possibile che un ranocchio potesse raggiungere la cima della canna.
Così si udirono frasi del tipo: "Ma che pena!!! Non ce la faranno mai!"
 
 Molti ranocchi, per colpa di questi commenti, cominciarono a desistere
sfiduciati, scivolarono all'indietro ritirandosi dalla gara.
Tranne un ranocchio, che continuava la sua scalata, senza ascoltare
quello che dicevano gli altri. Alla fine,tutti i ranocchi si ritirarono dalla 
gara,tranne quel ranocchio testardo che solo e con grande sforzo 
raggiunse alla fine,la cima della canna.
Quindi, com'è naturale che fosse, tutti vollero sapere come avesse fatto.
 
In particolare una talpa, con la scusa che non ci vedeva bene si avvicinò
chiedendo al ranocchio vincitore quale tecnica aveva usato per concludere
quella difficile prova. Ma non ottenne risposta.
E cosi si scoprì che il ranocchio vincitore... era sordo!
 
Morale: Non farsi demotivare da quello che dice la gente, 
se impariamo a non sentire le chiacchiere raggiungieremo il nostro 
obbiettivo con l'uso del buonsenso e della prudenza.
Se ci fermiamo ad ascoltare gli altri perderemo la nostra rotta.
 
Quella sera, il ranocchio vincitore potè mostrare al nuovo Custode 
la sua abilità nel salto centrando la luna che si specchiava nello stagno.
Per un attimo la luna scomparve, poi ricomparvero tante lune concentriche. 
Infine la solita luna tornò, sorridente.
 
 
 

 


Nessun commento:

Posta un commento