mercoledì 5 novembre 2014

272 - DECRETO PER L'AMBIENTE MARINO 13ottobre 2010, N.90

Proteggi l'Ambiente Marino






















Con il post di oggi chiedo AIUTO a chi tra i lettori ha maggior
Autorità di quanto ne abbia io ( che non ne ho nessuna).
Mi spiego:
In Data 13 OTTOBRE 2010 è stato emesso il Decreto Legislativo 
che riguarda la DIRETTIVA PER UNA AZIONE COMUNITARIA 
NEL CAMPO DELLA POLITICA PER L'AMBIENTE MARINO.
Quì sotto trovate il link della Gazzetta Ufficiale.
La presente direttiva stabilisce un quadro normativo e degli obiettivi 
comuni per la protezione e la conservazione dell’ambiente marino 
di qui al 2020.

Per poter raggiungere tali obiettivi, gli Stati membri dovranno 
valutare i bisogni esistenti nelle zone marine di loro competenza.
Essi dovranno poi elaborare e attuare piani di gestione coerenti in ogni
regione e successivamente assicurarne il monitoraggio. Con incontri e
verifiche di follow-up a stadi di date intermedie, per poter raggiungere
tali obiettivi,
Chiedo Aiuto quindi a chi tra i lettori di questo post sia in grado 
o abbia la voglia di contattare gli Enti Preposti per sapere a che

punto siamo.
In poche parole: Sulla base del Decreto in oggetto si stà operando, 
 a livello Nazionale, per mettere in pratica e applicare quanto 
previsto dal Decreto, oppure lo stesso è decaduto a favore delle 
Trivelle Petrolifere nel Mediterraneo e mari collegati?
Grazie in anticipo a chi vorrà dare una risposta o un aiuto.
DECRETO LEGISLATIVO 13 ottobre 2010, n. 190
Attuazione della direttiva 2008/56/CE che istituisce un quadro per l'azione
comunitaria nel campo della politica per l'ambiente marino. (10G0212) (GU
Serie Generale n.270 del 18-11-2010)
note: Entrata in vigore del provvedimento: 03/12/2010
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 76, 87 e 117, della Costituzione;
Vista la legge 7 luglio 2009, n. 88, concernente  disposizioni  per
l'adempimento  di   obblighi   dall'appartenenza   dell'Italia   alle
Comunita' europee -  Legge  comunitaria  2008,  ed,  in  particolare,
l'articolo 1 e l'Allegato B;
Visto l'articolo 14 della legge 23 agosto  1988,  n.  400,  recante
disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento  della  Presidenza
del Consiglio dei Ministri;
Vista  la  direttiva  2008/56/CE  del  Parlamento  europeo  e   del
Consiglio, del 17 giugno 2008, che istituisce un quadro per  l'azione
comunitaria nel campo della politica per l'ambiente marino;
Vista la legge 31 dicembre 1982, n. 979, recante  disposizioni  per
la difesa del mare;
Vista la legge 2 dicembre 1994, n. 689, concernente la  ratifica  e
l'esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite  sul  diritto  del
mare (UNCLOS - Montego Bay);
Vista la legge 25 gennaio 1979,  n.  30,  concernente  la  ratifica
della   Convenzione   sulla   salvaguardia   del   Mar   Mediterraneo
dall'inquinamento, con due protocolli e relativi allegati, adottata a
Barcellona il 16 febbraio 1976;
Vista la legge 27 maggio 1999, n. 175, concernente la  ratifica  ed
esecuzione dell'atto  finale  della  Conferenza  dei  plenipotenziari
sulla  Convenzione   per   la   protezione   del   Mar   Mediterraneo
dall'inquinamento, con relativi protocolli, tenutasi a Barcellona  il
9 e 10 giugno 1995;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre  1997,
n. 357, e successive modificazioni, recante Regolamento di attuazione
della direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992,  relativa
alla conservazione degli habitat  naturali  e  seminaturali  e  della
flora e della fauna selvatiche;
Visto il  decreto  legislativo  31  marzo  1998,  n.  112,  recante
conferimento di funzioni e compiti amministrativi  dello  Stato  alle
regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge  15
marzo 1997, n. 59;
Vista la legge 8 febbraio 2006, n. 61, recante istituzione di  zone
di  protezione  ecologica  oltre   il   limite   esterno   del   mare
territoriale;
Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n.  152,  e  successive
modificazioni, recante norme in materia ambientale;
Vista la preliminare  deliberazione  del  Consiglio  dei  Ministri,
adottata nella riunione del 9 luglio 2010;
Acquisito il parere della Conferenza unificata di cui  all'articolo
8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, reso  nella  seduta
del 23 settembre 2010;
Acquisiti i pareri delle competenti commissioni  della  Camera  dei
deputati e del Senato della Repubblica;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri,  adottata  nella
riunione del 7 ottobre 2010;
Sulla proposta del Ministro per le politiche europee e del Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare,  di  concerto
con  i  Ministri  della  salute,  dello  sviluppo  economico,   delle
infrastrutture e dei trasporti, delle politiche agricole alimentari e
forestali,  della  difesa,  della  giustizia,  degli  affari  esteri,
dell'economia e delle finanze e per i rapporti con le regioni  e  per
la coesione territoriale;
Emana
il seguente decreto legislativo:
Art. 1
Principi e finalita'
1. Il presente decreto, in attuazione della  direttiva  2008/56/CE,
istituisce  un  quadro  diretto  all'elaborazione  di  strategie  per
l'ambiente marino e all'adozione delle misure necessarie a conseguire
e a mantenere un buono stato ambientale entro il 2020.
2. Nell'ambiente marino, nel rispetto di quanto disposto  al  comma
1, deve  essere  garantito  un  uso  sostenibile  delle  risorse,  in
considerazione dell'interesse generale. A tal fine le  strategie  per
l'ambiente marino:
a)  applicano  un  approccio  ecosistemico  alla  gestione  delle
attivita' umane per assicurare che la pressione complessiva  di  tali
attivita'  sia   mantenuta   entro   livelli   compatibili   con   il
conseguimento di un buon stato ambientale;
b) salvaguardano la capacita' degli ecosistemi marini di  reagire
ai cambiamenti indotti dall'uomo;
c)  considerano  gli  effetti  transfrontalieri  sulla   qualita'
dell'ambiente marino degli Stati terzi situati nella stessa regione o
sottoregione marina;
d) rafforzano la conservazione della biodiversita'  dell'ambiente
marino, attraverso l'ampliamento e l'integrazione  della  rete  delle
aree marine protette previste dalla vigente normativa e di  tutte  le
altre misure di protezione;
e)  perseguono  la  progressiva  eliminazione   dell'inquinamento
dell'ambiente marino;
f)  assicurano  che  le  azioni  di  monitoraggio  e  la  ricerca
scientifica  sul  mare   siano   orientate   all'acquisizione   delle
conoscenze  necessarie  per  la  razionale  utilizzazione  delle  sue
risorse e potenzialita'.
3.  Il  presente  decreto,  per  i  fini  previsti  dal  comma   1,
contribuisce alla coerenza tra le diverse politiche  settoriali,  gli
accordi,  le  misure  legislative,  gli  strumenti  di  conoscenza  e
monitoraggio, gli strumenti di pianificazione  e  programmazione 
che hanno un  impatto sull'ambiente  marino  e  mira  a  garantire
l'integrazione delle implicazioni ambientali nelle  stesse  politiche
settoriali.
















Nessun commento:

Posta un commento