La Signora dell'uva |
Su un poggio, a
Greve in Chianti, c’è un grande orcio con dentro
una
pianta
di vitis vinifera.
Ma non è la vigna più piccola del mondo,
perchè non basta
una sola vite per
fare una vigna.
Nel giardino di casa nostra ci sono 3 piante
di Vitis Vinifera:
una vite
di uva bianca
Riesling, una di uva nera Apirene e
una vite di uva
Americana (Vitis
labrusca): una delle vigne più piccole del mondo.
Questo anno
l’estate è scivolata via in rivoli di piogge
continue.
La vite di
Riesling è stata la prima ad appassire, così come gli acini
della vite
Apirene non potranno
mai maturare.
La vite di uva
Americana ha portato a maturazione un grappolo.
Un unico magico
grappolo che non raccoglierò, perché siamo
diventati
amici.
Ci incontriamo verso
mezzogiorno,quando il sole è
alto
sull’eclittica mi posiziono dietro il grappolo e ne osservo,
controluce, la
trasparenza e i riflessi.I raggi del sole penetrano negli
acini non ancora
completamente maturi che così si illuminano
mostrandomi il
loro segreto più misterioso;
si chiama fotosintesi clorofilliana (*).
Mi piace pensare che; se il Creatore
anziché piantare un melo nel
giardino dell’Eden avesse piantato
una vite, forse
quella storiaccia
sarebbe finita in un
modo diverso; a
tarallucci e vino.
(*) Nella fase di maturazione dell'uva si formano gli zuccheri. E' opportuno
ricordare la formula generale di Bayer sulla fotosintesi clorofilliana;
questa formula
dimostra come l’anidride carbonica nei granuli di clorofilla
si trasformi, con la presenza di
acqua, negli zuccheri:
6 CO2 + 6 H2O Þ
C6H1206 + 6 02.
Fonte:
http://members.xoom.it/xur2/alimenti/vini/uva.htm)
Quella che segue è l'immagine del nostro grappolo di vite Americana.
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