domenica 15 dicembre 2013

196 - SILENZI



bellintani-adriano
Maestro Bufo-Bufo


 

















Quella mattina, era una bella mattina
come devono essere belle le mattine degli studenti;
ne hanno diritto.
Il Maestro Bufo-Bufo si adagiò sulla grande ninfea
vicina alla riva dello stagno di Sferaprimeva.
Gli alunni si aspettavano che egli iniziasse la lezione 
con uno dei suoi soliti sermoni; Gra, gra, gra et gra...
Ma il Maestro, quella mattina non disse nulla.
Calò un grande silenzio sull'aula a cielo aperto.
Gli unici rumori che si sentivano erano il canto di un
cuculo lontano e il coro della sorgente pietrificata che
ruzzolava da un gradino prima di entrare nel torrente.
Nessuno degli studenti proferì verbo.
Ad un certo punto, il maestro spostò il suo tozzo
corpo verso la riva, guardando gli allievi alzò
una zampa e molto lentamente con un dito
indicò loro un fiore.
A quel punto, l'eco del cuculo scomparve e
la sorgente ammutolì.
Nel silenzio, si alzò il ronzio fragoroso di un'ape,
che sollevandosi dalla corolla del fiore
andò a posarsi su un fiore adiacente.
Poi, il silenzio ritornò.
Il Maestro sorrise,
mentre tutta la classe colse una realtà
che non si può spiegare con il verbo.
Lezione memorabile quel giorno.

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